Arrivano le Frecce Tricolori, e il cielo di Rivolto si tinge delle tonalità bianco, rosso e verde, ritratti nel più suggestivo e spettacolare omaggio del mondo. Terminano così oggi le celebrazioni delle Frecce Tricolori per i primi 60 anni di vita e di storia. Una celebrazione organizzata per festeggiare la nostra mitica squadra dell’Aeronautica militare, ospitata dall’aeroporto militare della città, in provincia di Udine, da dove la pattuglia acrobatica nazionale si addestra dalla sua nascita.
E dove, in una cerimonia blindata per il Covid-19, il carnet degli ospiti vantava tra i presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La presidente del Senato, Elisabetta Casellati. E il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Tutti venuti ad omaggiare piloti e storia. Una due giorni di festa ed esibizioni, quella di Rivolto, che vede anche la partecipazione delle pattuglie acrobatiche straniere (svizzere, polacche, spagnole e finlandesi). Migliaia, allora, le sedie posizionate (con distanziamento) per gli spettatori, sui prati di fronte alla pista.
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Un anniversario che l’Aeronautica militare ha cominciato a celebrare sui social. E che ha tradotto annunci e promesse spettacolari nell’incredibile Air Show che, oltre a celebrare i 60 anni delle Frecce Tricolori, ha reso omaggio alla nostra bandiera. E – in segno di unità. Solidarietà e desiderio di ripresa – punta a ridestare un orgoglio nazionale sopito da interminabili, lunghi mesi di pandemia. Crisi e polemiche. E allora, ancora una volta, anche oggi a Rivolto tutti con il naso all’insù ad ammirare le evoluzioni acrobatiche tra le nuvole che, ad ogni sorvolo. Ad ogni acrobazia aerea, squarciano l’azzurro del cielo, tingendolo col tricolore. E rinnovando, ad ogni esibizione, un piccolo grande miracolo. Una piccola grande magia: far ritrovare, in quegli attimi rivolti verso l’alto, un senso di unità, di orgoglio, di Patria a tutti gli italiani.
Non a caso, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini presente all’aeroporto di Rivolto, commentando la celebrazione ha sottolineato: «Siamo qui a rappresentare il sentimento degli italiani verso le frecce tricolori. La nostra pattuglia acrobatica nazionale suscita negli italiani tante emozioni. Lo abbiamo visto anche nel corso dell’emergenza sanitaria dello scorso anno, quando le frecce tricolori hanno sorvolato i cieli di tante città italiane. Stringendo il Paese in un abbraccio che rappresentava l’abbraccio della nostra bandiera. Chiamate a rappresentare che le Istituzioni erano vicine agli italiani. Ma anche la volontà dell’Italia di rimettersi in cammino. Di superare i momenti critici che sono alle nostre spalle».
«Un ambasciatore, le frecce tricolori, del nostro Paese nel mondo – ha continuato Guerini –. Una testimonianza dei valori di eccellenza. Di professionalità. Capacità. Coraggio e dedizione, nel cuore degli italiani e dei tanti Paesi in cui siamo stati chiamati a rappresentare l’attività delle frecce tricolori. Molti miei colleghi mi chiedono, in cerimonie importanti per il loro Paese, se possiamo mandare le frecce. È l’eccellenza della pattuglia acrobatica, ma anche delle nostre forze armate italiane che lavorano con grande impegno e professionalità in Italia e all’estero. Lo abbiamo visto nell’ultimo sforzo: il ponte aereo realizzato a Kabul. Grazie al fatto – ha concluso il ministro – che si poteva contare su assetti. Strumenti. Uomini e donne in uniforme, capaci di fare il loro lavoro con grande determinazione».
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