CORTINA. L’ex hotel Impero ormai prossimo alla riapertura come hotel De Len, l’ex motel Agip verso la riqualificazione. Sono due i progetti di ristrutturazione alberghiera portati avanti dallo studio di architettura GrisDainese degli architetti Stefano Gris e Silvia Dainese a Cortina d’Ampezzo, in un’ottica di innovazione architettonica negli alberghi di Cortina in vista dei Giochi Olimpici Milano - Cortina 2026.
I lavori all’ex hotel Impero di via Cesare Battisti sono oramai giunti a completamento e a breve la struttura dovrebbe aprire, mentre la riqualificazione del motel Agip, che si trova sulla strada statale prima di entrare nell’area centrale di via Roma, provenendo da sud verso Cortina, al momento è in fase progettuale.
I due progetti sono stati presentati giovedì a Milano e in diretta sulla piattaforma Zoom all’interno del ciclo di eventi titolato “Winter Games Milano Cortina 2026 Hospitality & Development”, organizzato da Contract Network, il portale di informazione di Contract Book che si dedica anche al settore dell’ospitalità.
L’ex Impero, dopo essere passato di proprietà un paio di anni fa, è arrivato al termine di una completa ristrutturazione con ampliamento e innalzamento, e ora si può ammirare nella sua imponenza da via Cesare Battisti in una facciata che lo distingue nettamente da ciò che era prima.
«Si tratta di un edificio in cui si percepisce l’attaccamento al luogo», hanno spiegato i due architetti. «Un edifico che si apre con assi di legno che guidano le persone all’interno verso la vista più bella man mano che si sale. Via Battisti è piuttosto triste, e non era facile trovare un look attrattivo. Si sono scelte delle lamelle di larice che danno, pur in pieno centro e su una via trafficata, un’idea di apertura sulla valle, di vista sulle Tofane e sui prati in particolare dall’ultimo piano, dove si trova la spa. Si è optato per la ricerca di un nuovo linguaggio senza orpelli che usa i materiali semplici: legno, ferro, lamiera, calcestruzzo sabbiato».
«Tutto è stato studiato all’insegna dello stare bene», hanno sottolineato. «Abbiamo lavorato sulle proporzioni di muratura rispetto al legno: non troppo, semplicemente evocare, senza sopraffare; i mobili sono su misura ed essenziali nel design. Poi abbiamo lavorato sulle componenti ergonomiche, usando nuove componenti, tecniche d’avanguardia, ad esempio togliendo le ionizzazioni negative all’interno dell’hotel, in modo tale da dare un apporto superiore rispetto al solo soggiorno».
Il secondo progetto riguarda l’ex motel Agip, una struttura che porta la firma dell’architetto Gellner e che risale agli anni in cui venne progettato il villaggio Agip a Borca di Cadore da parte dello stesso Gellner.
«Questo progetto è difficile, perché consiste nel reinterpretare quello che Gellner aveva fatto all’epoca», ha spiegato Gris. «Abbiamo preso il progetto originale che allora non venne accettato alla Sovrintendenza. La ristrutturazione prevede di poter fare 70 stanze con un ampliamento. Recupereremo le vecchie vetrate e le autorimesse sul retro, in una visione completamente nuova. Si tratta questa di un’occasione incredibile per poter proporre uno stile completamente diverso».
«Altro obiettivo è la creazione di un museo diffuso dell’opera di Gellner all’interno dell’albergo», ha spiegato. «Un museo con spazi per convivialità, come ci insegnano gli americani, con un angolo bar, e una stanza originale di Gellner dove poter dormire. Il concetto di albergo-museo dà la possibilità di confrontarsi con la memoria dell’edificio. Un intervento che si proietta nel futuro ma attento alla lettura quasi filologica delle sue radici».
