foto da Quotidiani locali
AGLIÈ
È organizzato dall’associazione culturale alladiese Filo di Seta, in collaborazione con Editrice Tipografia Baima-Ronchetti, l’appuntamento «Guido Gozzano e le sue fiabe», che si terrà sabato 18, alle 15, al B&b della Signorina Felicita (in caso di maltempo, l’iniziativa sarà rimandata al giorno successivo, domenica 19), ad Agliè, in via Meleto 24. «Ingresso libero – segnalano gli organizzatori – a tutti i bambini da 0 a 99 anni che vogliano ascoltare una magia e giocare agli origami con noi». Prenotazione obbligatoria al 3477126071.
In programma: introduzione di Rosanna Tappero; lettura fiabe di Maria Mazza; origami con Giacomo e Maria Teresa; esposizione di disegni di Milena Visentin. Forse non tutti sanno che Gozzano fu autore di fiabe bellissime, avvincenti, raccontate da un poeta che non ha rinunciato a mescolare alla fantasia un pizzico di umorismo.
Lo confermano gli editori stessi: «Il poeta Gozzano fu anche un perfetto e delicato narratore e in questa raccolta di fiabe si inserisce egregiamente nella tradizione fiabistica europea, che ha nei fratelli Grimm e in Andersen i maggiori rappresentanti. La leggerezza e l'incanto caratterizzano la sua scrittura. Ci fa passare da uno stupore all'altro con il garbo di un raccontatore quasi fanciullo, che si rallegra di ciò che la sua immaginazione crea. Nello svolgersi di queste fiabe ritroviamo situazioni e scene che abbiamo noi stessi sognato qualche volta».
E ancora: «Non è azzardato suggerire che lo stile di Gozzano, oltre che al mondo della fantasia, appartiene anche al mondo dei sogni, ossia a quel luogo intimo e segreto che sta dentro di noi, che si muove autonomamente lungo l'arco della nostra esistenza e ci segna ogni volta per sempre».
Per fortuna, tempo fa, l’Editrice Tipografia Baima-Ronchetti ha voluto ripubblicarle in un volume alla cui prefazione e alla cui illustrazione hanno provveduto, rispettivamente, Tappero e Visentin. Guido Gozzano (1883-1816) scrisse le sue fiabe per il Corriere dei Piccoli negli stessi anni nei quali pubblicava I colloqui, la raccolta delle poesie più famose.