Il piccolo locale-latteria di via Aldegardi è una questione di famiglia: mamma Marina ha passato il testimone alla figlia ma è lì ad aiutarla
TRIESTE Il lavoro nel bar latteria di San Luigi, concepito in origine per pagarsi gli studi, diventa poi un impegno fisso. E così quell’angolo rionale può continuare la sua tradizione, a essere un’istituzione del posto, dato che vanta 60 anni di storia. Dietro al bancone del Bibidi Bobidi Bù, piccolo locale di via Aldegardi, molto amato dai residenti, c’è infatti la giovane Barbara Zerial, aiutata dalla mamma Marina Contento. «La mia gestione è iniziata nel 2010 – racconta Barbara – e con obiettivi ben definiti. Volevo diventare farmacista e il bar serviva per pagarmi il percorso universitario. Poi è subentrata la passione. Così ho deciso di restare. Faccio tutto con amore, credo sia questo il segreto, e vengo ricambiata con tanto affetto dalle persone che ogni giorno passano di qua, per un semplice caffè o per un po’ di spesa».
In una zona della città dove, di attività commerciali, ne sono rimaste ben poche, Barbara è un punto di riferimento per un pubblico ampio: «La mattina ci sono i genitori, che si trovano qui dopo aver portato i figli a scuola. Succede anche al pomeriggio, con le famiglie dei ragazzi che frequentano il ricreatorio o le società sportive della zona. E poi ci sono molti giovani, che negli ultimi anni hanno scelto di trasferirsi a San Luigi. Infine ci sono i clienti storici, da decenni, prima ancora che io arrivassi, anziani che si fermano per una chiacchierata o per un po’ di relax in compagnia».
Mentre Barbara parla il telefono squilla di continuo: c’è chi le chiede di mettere da parte qualche dolce, prima di passare, e chi le domanda se può recapitare a domicilio alcuni alimenti. «Se serve si fa, per aiutare chi ha bisogno. La signora che ha appena chiamato – dice Barbara – ha problemi fisici, non si può muovere, quindi le porto ciò di cui ha bisogno».
Tra le persone che da anni passano nella latteria per il tradizionale caffè, c’è chi ricorda le diverse gestioni che si sono avvicendate nel tempo, in una sessantina d’anni: dentro però lo spazio ha subito ben poche modifiche. «Abbiamo restaurato molti mobili datati, il bancone ad esempio – ricorda Marina – aveva grandi buchi, dove veniva inserito il gelato. Altri scaffali siamo riusciti sempre a recuperarli, e abbiamo mantenuto anche i vecchi barattoli di caramelle, che in molti ricordano ancora, in particolare quando, da bambini, passavano qui insieme ai genitori o ai nonni». A segnalare la latteria Bibidì Bobidì Bù è stata una lettrice del Piccolo, che ha sottolineato quanto il bar rappresenti un servizio utile a San Luigi e che ha scritto: «Nel rione ci sono nata e ogni tanto torno a respirare l’aria della mia infanzia»