L’incasso, con biglietto da 1 euro, da aprile ad agosto è stato di oltre 96 mila euro. Luglio il mese più gettonato. Bene anche le prime due settimane di settembre
TRIESTE Fascino intramontabile per il Pedocin. Il bagno Lanterna, con la sua storica divisione tra uomini e donne, fa registrare un numero elevato di accessi anche nell’estate 2021. Le limitazioni dettate dall’emergenza Covid-19, con gli ingressi contingentati, dopo qualche problema registrato nel 2020, quest’anno non hanno creato particolari disagi. E lo spazio, quello femminile soprattutto, spesso si è riempito completamente, con la capienza massima fissata a 375 posti, 175 invece per il lato maschile.
Prezzo d’ingresso invariato a un euro, fino al primo ottobre, poi entrata gratuita e stabilimento aperto sempre. Anche d’inverno. E i numeri del successo estivo parlano chiaro. In aprile l’incasso è stato di 1.144 euro, a maggio è salito a 6.415, a giugno a 29.771, un dato aumentato ancora a luglio, il mese più gettonato con 30.956 euro, e infine ecco agosto con 28.611 euro. Un totale che supera i 96 mila euro e un trend positivo che continua ancora a settembre, considerando le giornate di sole e caldo registrate in particolare nelle prime due settimane del mese.
Ora e fino al 30 settembre l’orario di apertura va dalle 8 alle 18.30, tutti i giorni sia feriali che festivi. «Per la prima volta da settembre 2020 a settembre 2021 non ha mai chiuso, tranne per le festività come Capodanno o Pasqua – ricorda l’assessore comunale al Patrimonio Lorenzo Giorgi – e rassicuriamo fin da subito i tanti amanti del Pedocin che continuerà a restare aperto, con i servizi sempre presenti. Dal primo giorno di ottobre l’orario si dovrebbe ridurre con chiusura alle 17, ma lo allungheremo alle 18 fino alla Barcolana, per poi tornare a regime. Ricordo che quest’anno sono stati fatti diversi interventi migliorativi, con l’acquisto di 150 sedie nuove, le sedute per l’ingresso in acqua dei disabili e sono state fissate anche le nuove panne. Tutte opere molto apprezzate perché lo stabilimento è un punto di riferimento per tanti triestini, alcuni ci vengono ogni giorno da anni, in tutte le stagioni e con qualsiasi condizione meteo».
Ai residenti si aggiungono anche molti turisti in estate, incuriositi dalla particolarità del muro che divide le due spiagge, descritto da servizi televisivi e articoli in tutto il mondo, citato nelle guide turistiche e nei racconti di blogger e viaggiatori che hanno fatto tappa in città. Un incasso di oltre 96 mila euro che può far pensare a una risorsa importante per le casse comunali, ma così non è: «In realtà – ricorda Giorgi – spendiamo più del doppio, per tenere aperto sempre e per garantire quei servizi che si rivelano essenziali, come i bagni ad esempio, che una volta erano assicurati solo d’estate e che adesso vengono puliti e igienizzati costantemente. La gestione complessiva del Pedocin ha un costo di circa 250 mila euro all’anno, ma – sottolinea – lo consideriamo un investimento sociale e culturale per la città».