Cambio di stagione sulle Alpi: primo test di weekend autunnale a Bognanco (provincia del Vco)
“L’estate sta finendo”, cantavano i fratelli Righeira, e una bella polenta in un rifugio alpino, con una bottiglia di rosso, da assaporare dopo una altrettanto bella passeggiata in salita, sono piaceri quanto mai adatti al periodo, visto che non fa ancora così caldo da sudare nell’ascesa montana né così freddo da doversi già imbacuccare come se fossimo in pieno inverno. Alla ricerca di un’esperienza del genere abbiamo raggiunto il Rifugio Gattascosa nel comune di Bognanco, che ha meno di 200 abitanti e si trova sui bricchi della provincia Verbano-Cusio-Ossola; il territorio è così prossimo al Canton Ticino che mente salivamo a piedi nel fitto del bosco i telefonini hanno ricevuto sms da cui abbiamo appreso di avere agganciato la rete cellulare svizzera.
Ma prima di arrivare all’ascesa a piedi bisogna farne una in macchina, già di suo abbastanza impegnativa. Arrivati a Bognanco si imbocca una strada ripida e tortuosa di curve a gomito, poi si parcheggia al Rifugio San Bernardo e solo da qui (finalmente) ci si può avviare a piedi. Veramente ci sarebbe anche una via non asfaltata, adatta ai fuoristrada e percorribile – con qualche fastidio – anche dalle auto normali, e i più pigri possono usare questa per raggiungere il Rifugio Gattascosa, però fare così è barare con se stessi; nel nostro caso abbiamo preso all’andata la via più difficile, fra rocce e alberi, usando quella più facile per il ritorno, così si vedono tutt’e due.
Attenzione: se si sceglie il percorso più difficile la salita è molto impegnativa; nessun problema se si è giovani e allenati, altrimenti l’ora e mezza teorica si dilata parecchio. Ma a tre quarti della strada si può fare una piacevole sosta a sorpresa sulle rive di un bellissimo laghetto alpino.
Il premio finale di tanta fatica è un bel pranzo a 2000 metri di altitudine in una bellissima baita con camino e tavoli di massiccio legno scuro; la stagione permette anche di mangiare fuori, ma abbiamo trovato più atmosfera all’interno. Il menù sa molto di montagna, ed è volutamente essenziale, ridotto a due sole scelte: polenta con vari tipi di carne (macinato, salsicce, spezzatino) e contorno di peperoni, oppure tagliere di salumi e formaggi. Sentirete fra i tavoli ovvi commenti sul fatto che tutte le calorie consumate nella salita vengono reintegrate in fretta. Anche la scelta dei dolci è rustica: crostate, strudel e simili. Curiosa la proposta (tipica locale, ci dicono) di zollette di zucchero da immergere in vari liquori aromatizzati.
I prezzi sono modici ma ricordate di portarvi un po’ di contanti, perché non si può pagare col bancomat.
Se sulla via del ritorno si sceglie (come abbiamo fatto noi) l’altra strada, quella più facile, a un certo punto si intravede, un po’ discosto, un alpeggio dove è possibile comprare formaggi tipici. Dimenticavamo: al Rifugio Gattascosa volendo si può anche dormire. E i cani sono bene accetti.
Sia per mangiare sia per dormire al Rifugio Gattascosa è consigliabile la prenotazione al numero telefonico 328 315 1669. Sito web www.rifugiogattascosa.com, e-mail info@rifugiogattascosa.com