Attacco diretto sui social a una pagina Instagram da parte di Giorgia Meloni. Attacco che non è rimasto senza una replica efficace. La pagina Instagram apriteilcervello – Sveglia Italia è cresciuta moltissimo in questi ultimi mesi trattando di diritti civili e, in particolare, di tematiche LGBTQI+. Più di una volta i post dell’account sono stati ricondivisi da influencer seguitissimi – come Chiara Ferragni – e questo ha fatto sì che la diffusione dell’account fosse tale da arrivare a Giorgia Meloni e al suo team di comunicazione. Tanto da preoccuparli. Ecco il perché dell’attacco diretto di Giorgia Meloni alla pagina Instagram apriteilcervello.
La preoccupazione della politica e della comunicazione politica per quello che dicono e fanno gli influencer rispetto a determinate tematiche, quindi, diventa sempre più evidente. Questo è il momento del ddl Zan e chiunque pubblichi contenuti in merito che hanno tanto successo da essere condivisi da coloro che, in Italia, hanno più follower, queste persone allora vanno demolite secondo la destra italiana.
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L’attacco di Giorgia Meloni a questa pagina nello specifico è frontale, diretto e non lascia spazio a dubbi: la chiama «pagina “arcobalenata” con più di mezzo milione di follower» sottolineando che dice «di essere contro l’odio in rete ma che quotidianamente non fanno altro che generare questo genere di commenti contro la sottoscritta». Commenti di odio i cui nomi, come si vede nella grafica create dal team social della Meloni, sono stati oscurati. Il post di apriteilcervello sotto il quale sono stati fatti, nello specifico, è quello in cui viene sottolineato come la Meloni scelga ogni giorno di sostenere quello stesso Orban che l’Europa condanna duramete per la sua legge omofoba. La vittima Giorgia Meloni scrive che ci sono «centinaia di insulti gratuiti di ogni tipo, solo su questo post potete leggere diverse minacce e auguri di morte nei miei confronti» e arriva a evocare addirittura altri parlamentari, i suoi colleghi di sinistra, affinché esprimano solidarietà a lei per le minacce ricevute da questa pagina.
Stavolta, però, Meloni se l’è presa con qualcuno che sa il fatto suo. La replica arriva dopo appena un paio d’ore dalla pubblicazione del post: «Il solito meccanismo del “prendi la realtà e distorcila”, questa volta ha visto come vittima me». Viene fatto giustamente notare come gli screen dei commenti incollati da Giorgia Meloni siano anche molto distanti tra loro. Questo non significa che siano meno gravi, come lascia intendere l’account stesso, ma che la realtà è stata distorta per affermare qualcosa che non è vero e screditare la pagina e i suoi follower.
«Non è neanche un caso che la maggior parte di questi commenti abbia 0 like, quando i commenti più quotati sotto quel post hanno migliaia di like», scrive apriteilcervello, sottolineando una verità che chi conosce Instagram sa bene. L’invito è a non insultare la Meloni, entrando in un meccanismo che non serve assolutamente a nulla, «perché per criticare il suo operato ci sono una seria di argomenti infiniti che non vedo il motivo di scendere in insulti di questo tipo».
L’account sottolinea non solo come questi insulti a Meloni siano un’eccezione sotto il suo profilo, tutti segnalati e rimossi, ma anche come sotto il profilo di Meloni le offese – comprese quelle omofobe – siano una regola con migliaia di like ciascuno. «Da quel che vedo il partito della Meloni in parlamento l’odio non lo combatte, si oppone ferocemente al ddlzan – conclude apriteilcervello – e sui social non vedo nessun messaggio di dispiacere per gli insulti omofobi e razzisti presenti sul suo profilo. Speriamo arrivino presto».
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