Oltre 1800 documenti antichi appartenenti alla Corte dei Savoia per un valore di 2 milioni di euro sono stati recuperati dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Torino in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, all’interno dei locali dell’Arciconfraternita della Misericordia detta dei “Battuti […]
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Oltre 1800 documenti antichi appartenenti alla Corte dei Savoia per un valore di 2 milioni di euro sono stati recuperati dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Torino in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, all’interno dei locali dell’Arciconfraternita della Misericordia detta dei “Battuti Neri” di Bra nel Cuneese.
Come detto si trattava di documenti originali del casato Savoia di notevole valore come lettere con firme autografate di re e principi sia di natura privata che pubbliche, documenti ufficiali, foto e materiale personale dei sovrani come Re Emanuele Filiberto, e di altri principi e re europei, ad esempio, Caterina di Russia. Reperti unici e di notevole valore per i collezionisti del settore.
La scoperta è avvenuta quando nel 2012 la nuova presidenza dell’Arciconfraternita ha iniziato un’opera di inventariazione dei beni di proprietà. I controlli svolti dai militari specializzati del Comando TPC, dal Nucleo Operativo della Compagnia di Bra e dai funzionari del Ministero della Cultura, hanno consentito di individuarne la provenienza pubblica e lo straordinario interesse storico-culturale dei documenti.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, hanno portato a individuare un confratello “infedele” che all’insaputa degli altri utilizzava le stanze dell’Arciconfraternita come luogo sicuro ed insospettabile per nascondere i documenti scelti proprio per l’alto valore che avevano.
Tutto il materiale è stato sottoposto a confisca e restituito allo Stato che lo riconsegnerà alla Biblioteca Reale di Torino, all’Archivio di Stato di Torino e al Castello di Racconigi.
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