FIRENZE. Ora è ufficiale: in Toscana, a luglio, mancheranno all’appello 300mila dosi di vaccino prodotto da Pfizer-BioNTech. E, con ogni probabilità, così sarà anche ad agosto. E pure a settembre.
Saranno poco più di 600mila le dosi – a fronte delle circa 900mila arrivate in Toscana a giugno – su cui la Regione potrà contare per portare avanti la campagna vaccinale. «Questo non vuole dire che non andremo avanti al meglio delle nostre possibilità – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani –. Abbiamo programmato le dosi di giugno in modo tale da distribuirle bene anche a luglio».
Significa, quindi, che nelle prime due settimane di luglio non ci saranno cambiamenti sostanziali e gli appuntamenti resteranno gli stessi (salvo diverse comunicazioni). Tuttavia la Regione – con in testa il presidente Giani e l’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini – sta continuando a fare i conti. Per capire se le forniture di vaccini consegnati a luglio, in Toscana, saranno sufficienti per confermare le date già assegnate. Ma, intanto, il portale (prenotavaccino. sanita. toscana. it) resta ancora chiuso, per scrupolo, con un’unica eccezione: la fascia d’età compresa tra i 60 e i 79 anni – che può contare sui vaccini prodotti da Johnson&Johnson – può anche adesso prenotare una dose. Ma, per Giani, è solo questione di tempo. E anche poco.
«A breve riapriremo il portale regionale per le prenotazioni, che saranno modulate sulla base di una programmazione che ci consentirà comunque di arrivare alla più elevata copertura vaccinale dei toscani», sottolinea Giani.
D’altra parte, la diminuzione delle forniture di vaccini significa un rallentamento della campagna vaccinale. Che però – sottolinea il presidente della Toscana – non la metterà in crisi. E se già un terzo dei toscani, ora, ha completato il ciclo vaccinale, Giani spiega che l’obiettivo di fondo non è cambiato. Ed entro settembre tutti i toscani avranno ricevuto la prima dose. Un’analisi piuttosto ottimista, quella del presidente della Regione. Che presuppone una cosa, prima di tutto: nessuna ulteriore (o comunque minima) diminuzione delle forniture di vaccini prodotti da Pfizer: sulla casa farmaceutica statunitense, infatti, si è basata gran parte della campagna vaccinale.
«Se il portale per alcuni giorni è stato fermo, è proprio per riadattare le prenotazioni al numero di vaccini disponibili – conclude il presidente Giani –. Il quadro complessivo dei contagi, oggi, è molto migliorato rispetto al passato. Ma come ha ricordato il ministro della Salute, Roberto Speranza, questo non significa che la partita contro il Covid-19 è vinta. Dobbiamo ancora agire con cautela, prudenza e gradualità». I prossimi giorni saranno dunque essenziali per capire quale direzione prenderà la campagna. –
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