J. Ostapenko b. A. Kontaveit 6-3 6-3
Jelena Ostapenko domina la finale del WTA 250 di Eastbourne e torna a sollevare un trofeo a quasi due anni di distanza dall’ultima volta (WTA di Lussemburgo, ottobre 2019). Davvero poco ha potuto Anett Kontaveit, spesso e volentieri costretta a guardare da lontano i vincenti della sua avversaria. Quando riesce a trovare il campo con questo continuità, Ostapenko sa essere un problema per chiunque a prescindere dalla superficie e la partita odierna è lì a dimostrarlo.
La lettone parte fortissimo e piuttosto rapidamente scappa sul 5-1, lasciando poco margine a Kontaveit per controbattere o per organizzare una qualche strategia. Forte del largo vantaggio, Ostapenko tira un po’ il fiato e Kontaveit ne approfitta per provare a incrinarne le certezze. L’estone recupera uno dei due break e si procura anche due palle del 5-4, ma subisce un paio di risposte profondissime e completa il disastro con un doppio fallo che le costa il primo set.
Le difficoltà di Kontaveit continuano nel secondo parziale, mentre Ostapenko gioca su una nuvola e ottiene palla break già nel secondo gioco. Con fatica l’estone si salva, ma finisce poi per cedere la battuta sul 2-1. Le due cominciano a scambiarsi schiaffoni da fondo in maniera più equilibrata, ma Ostapenko non lascia nessuno spiraglio all’avversaria per rientrare e si presenta a servire per il match dopo poco più di un’ora di gioco. Sul 40-15, Kontaveit trova la forza di annullare il primo match point con una violentissima risposta vincente di dritto, ma sul secondo non riesce a replicare ed è costretta a capitolare.
Ostapenko può dunque festeggiare il quarto titolo in carriera (su nove finali giocate) e il primo su erba, superficie sulla quale non si era mai spinta oltre la semifinale prima di questa settimana. La vittoria le vale un salto in classifica di nove posizioni fino alla 34° piazza mondiale. Kontaveit invece, che proprio su erba ha vinto il suo unico titolo in carriera a ‘s-Hertogenbosch nel 2017, perde la settima finale in carriera (cui va aggiunta anche la finale non disputata al Grampians Trophy dello scorso febbraio).