Il presidente Rocca: «È casa nostra, nessuno ha mai pensato di chiudere». Al via la raccolta internazionale di fondi per finanziare i lavori alla struttura
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. La Croce Rossa investe nel suo Museo, chiuso ormai da mesi, e lo fa con un progetto che renderà la struttura di via Garibaldi un luogo di studio, di memoria, di socializzazione e di promozione di un'identità che ha trovato i suoi natali sul territorio delle colline moreniche. A presentare il progetto e a spazzare via i dubbi, le “incomprensioni e i difetti di comunicazione” c'erano i vertici di Croce Rossa, in particolar modo il presidente nazionale Francesco Rocca, il sindaco Enrico Volpi e i referenti del Museo.
«Noi ci siamo e sosterremo i progetti di Croce rossa perché crediamo nell'importanza del museo» è la sintesi del discorso del sindaco che, in modo cristallino, ha ribadito l'interesse che la comunità e il territorio hanno per il Micr. Il nuovo museo sarà completamente rinnovato rispetto alla struttura attuale: ci sarà una foresteria per ospitare studiosi e ricercatori, una caffetteria, una zona per le famiglie e i bambini, laboratori, biblioteca ed emeroteca, sale espositive e spazi per conferenze. Tutto il palazzo - e cioè i tre piani del corpo storico, la barchessa e tutta la zona che si trova oltre questa - verrà completamente rimodernato, e ci sarà spazio anche un’ascensore in vetro. Sullo schermo scorrono le immagini dei render, anche se nessuno ha specificato i tempi di realizzazione, i costi e il personale che vi lavorerà (considerando che ancora non si conosce il destino dei due dipendenti attualmente in cassa integrazione). Chiara la formula di finanziamento: una raccolta fondi internazionale, che parte in questi giorni con l’acquisto virtuale di una fiaccola, oltre poi a una campagna mirata a coinvolgere provati con donazioni. La campagna di crowdfunding (con donazioni a partire da 5 euro) è attiva sulla piattaforma Iraser https://donate.redcrossredcrescent.org/it/museum/~mia-donazione. Il presidente Rocca ha garantito gli investimenti, ha parlato del ruolo centrale, nella storia e nell'identità di Croce Rossa, del Museo. «Ribadiamo che nessuno ha mai pensato di chiudere o spostare il museo. Siamo qui con un progetto di rilancio e riqualifica importante. Museo e Memoriale sono due luoghi del cuore».
Nel chiudere il suo intervento Rocca lancia un attacco polemico: «Qui ci sentiamo a casa ma vogliamo che sia ben colta la nostra identità. Le crocerossine sono una parte operativa importante nella nostra associazione. Sia chiaro, dato che qui ci sono associazioni che prendono a prestito i nomi e organizzano eventi giocando sull'equivoco. Speriamo, anche da questo punto di vista, di essere tutelati per sentirci davvero a casa». L'attacco, neppure troppo velato, è l'associazione “Crocerossine d'Italia”, realtà che opera da alcuni anni sul territorio castiglionese.