Montecatini, nessuno ha voluto mancare, soprattutto i più datati, quelli intorno alla sessantina, pronti a rimettersi la maglietta, aderente ma non troppo, e giocare ancora qualche minuto con la stessa immutata passione
MONTECATINI. Venerdì sera, poco prima di cena, lo scintillante manto verde in erba naturale del campo sportivo dell’Oratorio Murialdo in via Marruota è stato di fatto inaugurato da una folta rappresentanza di coloro che nel corso degli anni hanno amato capito l’importanza di quella che è stata una sana palestra di vita. Nessuno ha voluto mancare, soprattutto i più datati, quelli intorno alla sessantina, pronti a rimettersi la maglietta, aderente ma non troppo, e giocare ancora qualche minuto con la stessa immutata passione. A dar man forte e corsa alle vecchie glorie, alcuni ragazzi del settore giovanile del Montecatinimurialdo. Al triplice fischio tutti nelle salette a godersi pizza e bevuta fra risate un pizzico di nostalgia e voglia di stare insieme. Ma ogni campo sportivo che si rispetti ha tanto da raccontare in quanto ad aneddoti e leggende metropolitane. Quello dell’Oratorio Murialdo in via Marruota, principio era un terreno senza erba ma dall’ottimo drenaggio ad uso e consumo di chi frequentava “le salette” e dei ragazzi dell’Enaoli, gli orfani dei lavoratori, che vivevano, studiavano e crescevano nella grande struttura della zona Sud.
A metà anni 70 nacque la leggenda degli imbattibili ragazzi fra cui il portierone Morganti , il metronomo Gavagni in cabina di regia , il generoso Schettino davanti e sulla fascia il guizzante Bonelli. Finita la loro era, e con l’inizio dell’attività giovanile Figc della Murialdina, occorse fare un’adeguata ristrutturazione dell’impianto. Dopo cena “avanza tempo” un manipolo di coraggiosi composto da Franco Galligani, dal presidente Luciano Calzolari, dal direttore tecnico Gabriello Severi e da Massimo e Andrea Fanucci, ricavarono due funzionali spogliatoi dalle stanze esistenti accanto alle salette con la benedizione di don Luigino . Venne poi tolta la pista e messa la recinzione. Oltre al settore giovanile della Murialdina il Bar Ilio, allenato da mister Gaggioli, costruì le proprie fortune in quel bunker inviolabile, vincendo il titolo provinciale Uisp 35 anni orsono, proprio di questi tempi. Lo spostamento di gran parte dell’attività del club ora denominato Montecatinimurialdo, allo stadio ”Daniele Mariotti”, ed il conseguente poco utilizzo del terreno dell’oratorio ne avevano peggiorato lo stato, tanto da convincere i dirigenti del sodalizio montecatinese ad intervenire ed investire nuovamente sull’impianto. —
<SC1038,169> RIPRODUZIONE RISERVATA
