FIRENZE. Slitta a dopo ferragosto la campagna vaccinale per gli adolescenti. Arrivano meno dosi e i pediatri bloccano la vaccinazione dei ragazzi da 12 a 15 anni. Con il rischio che si torni a scuola con gli alunni ancora non vaccinati.
«Dobbiamo far ripartire la scuola in sicurezza e fare scudo contro la variante Delta (ex indiana), ma per partire con la vaccinazione aspettiamo la chiamata della Regione» dicono i pediatri toscani. La campagna vaccinale per la fascia d’eta 12-15 anni – 74mila ragazzi in tutto – è a rischio. E così si rallenta la possibilità di immunizzare (almeno con una dose) gli studenti toscani prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Eppure, gli oltre 500 pediatri toscani sono pronti a iniziare. Solo che ancora non arrivano direttive da parte della Regione. E senza non partono.
Il dottor Paolo Biasci, pediatra livornese, presidente nazionale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) che, in Toscana, conta più di 400 medici convenzionati, si aspettava che qualcuno battesse un colpo. Ma così non è stato.
Il protocollo d’intesa. Tutto è rimasto congelato al 17 marzo. Quando i pediatri di libera scelta – rappresentati dalla Fimp – hanno firmato un protocollo d’intesa con la Regione. «A quel documento, però, avrebbe dovuto seguire una delibera di giunta. Così, avremmo potuto scendere finalmente in campo. Invece nulla: siamo ancora in attesa», sottolinea Biasci.
L’autorizzazione. «All’inizio non potevamo neppure somministrare il vaccino ai minori – prosegue il dottor Biasci – poi, però, la prospettiva è cambiata. E in fretta, anche». Il 31 maggio, infatti, l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco – accogliendo il parere dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali – si è espressa con una decisione che ha allargato la platea dei vaccinandi, autorizzando la somministrazione del vaccino prodotto da Pfizer-BioNTec anche ai ragazzi d’età compresa tra i 12 e i 15 anni.
«Pensavamo che di lì a poco ci sarebbe stata la svolta – specifica Biasci – con la Regione che ha ipotizzato una serie di date per l’inizio della campagna vaccinale per i nostri ragazzi. Pensavamo che fosse il momento. Invece, dovremo aspettare. Chissà quanto».
I motivi del ritardo. La ragione del ritardo – spiega la Regione – è da ricercare nello stesso motivo per cui la campagna vaccinale – tutta quanta – sta correndo il rischio di una brutta frenata. C’è grande incertezza sul quantitativo di dosi in arrivo a luglio. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, ha annunciato che le dosi in arrivo a luglio saranno inferiori a quelle di giugno. E il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha preso l’iniziativa di chiudere il portale (prenotavaccino. sanita. toscana. it) di prenotazione delle vaccinazioni. L’idea è di attendere notizie certe sul numero di vaccini destinati alla Toscana. E, solo a quel punto, dare di nuovo il via libera alle prenotazioni. Ma, intanto, a rimetterci sono anche i ragazzini. Che speravano di rientrare a scuola con almeno una dose di siero. Con ogni probabilità, non sarà così: troppo poco il tempo a disposizione (soprattutto se la campagna partisse dopo il 15 agosto) e troppo grande l’incertezza sul futuro a breve della campagna vaccinale.
I pediatri. «Volevamo approfittare dei mesi estivi per vaccinare i ragazzi, ma ancora non abbiamo notizie dalla Regione», ammette Biasci. Per somministrare almeno una dose di vaccino a tutti i 74mila giovani tra i 12 e i 15 anni ci vorranno almeno due mesi. Per essere in pari per l’inizio della scuola bisognerebbe iniziare a vaccinare entro il 16 luglio. «Le notizie dicono che la variante Delta arriverà in tutta Italia dopo l’estate – conclude Biasci – e stavolta non possiamo farci trovare impreparati. Dobbiamo fare scudo alla variante coi vaccini. La scuola dovrà riaprirà in presenza. Ma dovrà farlo in sicurezza». –
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