Anche strada Bellaria, Nazionale per Carpi e diversi tratti di tangenziale protagoniste degli scontri avvenuti in primavera
Se i dati che riguardano gli incidenti stradali nel periodo primaverile confermano che in città siamo già tornati - anche troppo velocemente - ai numeri pre-Covid, poche novità vengono dalla “classifica” delle strade in cui si è verificato il più alto numero di sinistri.
Le strade più pericolose coincidono infatti con le arterie più trafficate della città, a partire dalla via Emilia Est, seguita da strada Vignolese e dalla via Giardini. Tra le strade più pericolose c’è anche l’altro ramo della via Emilia, quello sul lato ovest, così come strada Bellaria, la Nazionale per Carpi e diversi tratti della tangenziale modenese.
Le strade più pericolose della città, insomma, continuano a coincidere con le arterie che fanno registrare i picchi di traffico maggiori, ma con numeri ben diversi rispetto a quelli del 2020, quando le misure di contenimento della pandemia avevano portato ad un forte calo dei sinistri anche per l’evidente diminuzione dei chilometri percorsi.
In sostanza, dopo il calo degli incidenti dello scorso anno, negli ultimi mesi in città siamo quasi tornati ai livelli del 2019 e 2018 sia per i gli incidenti con danni alle cose, sia per quelli con feriti. E se da una parte tra aprile e maggio 2021 non ci sono stati incidenti mortali in città, dall’altro dall’inizio dell’anno sul territorio modenese ce ne sono stati due, di cui uno a febbraio e uno a marzo.
Un altro aspetto significativo che emerge dal confronto con i numeri degli anni passati è quello che riguarda gli incidenti che hanno coinvolto autocarri e autotreni: rispetto alla primavera 2020, il dato è più che raddoppiato, passando da 30 a 70 incidenti, con una crescita maggiore rispetto a quella degli incidenti che hanno coinvolto le autovettura.
Un trend che indica una forte ripresa del settore economico avvenuta tra aprile e maggio, dopo il superamento della “zona rossa” a Modena e in buona parte del Paese: una piena ripresa, insomma, che purtroppo porta con sé anche un aumento molto rapido degli incidenti che coinvolgono i mezzi pesanti anche in città. Aumento ancora maggiore per i sinistri che coinvolgono moto e biciclette, che sono già tornati quasi ai livelli pre-Covid, superando addirittura i numeri del 2019.
Un andamento che riguarda anche i pedoni, dal momento che quelli coinvolti negli incidenti stradali in città sono raddoppiati rispetto all’anno scorso. Gli utenti più a rischio, insomma, restano quelli “deboli”, che evidentemente sono le prime vittime della maggiore disattenzione degli automobilisti. —
L.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA