TREVISO. Il progetto per trasformare l’area dell’ex Hotel Cuor e tutto il compendio immobiliare ad esso adiacente nella nuova stazione delle corriere della Mom oggi è più vicino. L’azienda di trasporto pubblico della provincia ha infatti completato l’acquisizione dell’85% dell’intero edificato che affaccia su via Pinelli e vicolo Gaspare Gozzi, al fianco del cavalcavia della stazione dei treni di Treviso.
Sono stati sottoscritti gli accordi con il proprietario della quota di maggioranza dell’edificato, ovvero la famiglia Spataro, e con la segreteria un tempo riferita ad Alleanza Nazionale, proprietaria di un immobile affacciato su via Pinelli. L’aver ottenuto la quota di maggioranza del compendio ha permesso a Mom di mettere al lavoro i tecnici per la definizione del piano guida per la riqualificazione dell’intero compendio, aggirando così le reticenze degli altri due proprietari di minoranza ancora contrari a sottoscrivere l’atto di vendita alla società di trasporto.
«Il piano è stato completato e verrà consegnato in Comune nelle prossime ore spiega» il presidente Mom Giacomo Colladon, «una volta passato il vaglio tecnico e politico del Comune di Treviso (con cui sono in corso consultazioni da mesi ormai, ndr) e diventato una variante urbanistica vera e propria, il piano potrà essere utilizzato come strumento per avviare nell’eventualità anche progetti di esproprio a beneficio pubblico delle parti mancanti».
Non è chiaramente quello che auspica Mom, che spera in una risoluzione consensuale degli accordi con gli ultimi proprietari dell’area. Sul piatto, per acquisire la proprietà di tutti i beni della futura stazione delle corriere, l’azienda di trasporto della provincia aveva messo a bilancio una spesa di circa 2 milioni di euro; buona parte è già stata ipotecata per concludere gli accordi fatti ad oggi, resta ancora una fetta da spendere. Poi si dovranno iniziare a fare i calcolo per finanziare il grande investimento per la riqualificazione dell’intera area.
Il piano prevede la demolizione di tutto il compendio immobiliare, la realizzazione della nuova autostazione delle corriere con il trasferimento di quella oggi in Lungosile Mattei, la ricomposizione delle cubature con la realizzazione di spazi direzionali, commerciali, ma anche ricettivi. Per farlo si è ipotizzato di salire in altezza fino all’equivalente di un palazzo di oltre 10 piani. F.D.W.