BELLUNO. Elena cerca una famiglia: non per sempre, ma nei momenti in cui la mamma lavora e il nido chiude.
Già, perché Elena è piccolina: compirà due anni in autunno e avrebbe bisogno di qualcuno che, sulla base degli orari di lavoro della mamma, la possa accogliere in una casa nei tempi lasciati scoperti dall’asilo nido, che la segue alla mattina.
L’appello per questo nuovo caso di affido in provincia, viene direttamente dal Centro per l’Affido e la Solidarietà Familiare dell’Ulss 1 Dolomiti – Distretto di Belluno: «Cerchiamo per questa bambina una famiglia o una coppia o una persona singola nella zona di Belluno che possa offrirle questa disponibilità ed aiutarla nel suo percorso di crescita. Se pensate di poter essere di aiuto o se volete maggiori informazioni sull’affido familiare, telefonate al Centro Affido Belluno allo 0437 514975 oppure inviate una mail al seguente indirizzo: centroaffido.bl@aulss1.veneto.it: .
Non è un caso isolato quello di Elena: solo nel 2019 sono stati 53 i bambini o gli adolescenti accolti in affido familiare in provincia.
L’ultimo, Marco, si è risolto felicemente con l’assegnazione temporanea del minore a chi si è reso disponibile a seguirlo, come fosse un figlio.
Il tema dell’affido ricopre un ruolo importante anche nel territorio bellunese, considerata la necessità di avere famiglie disponibili ad accogliere nella propria casa bambini che stanno vivendo difficili situazioni familiari e mancano temporaneamente delle attenzioni e delle cure di cui hanno bisogno per crescere. Bimbi e bambine, ragazzi e ragazze vengono accolti in un ambiente familiare per un periodo limitato di tempo quando i genitori non sono in grado, per vari motivi, di occuparsene, oppure i loro impegni lavorativi sono assorbenti al limite.
Compito della famiglia affidataria è accogliere il bambino garantendo un ambiente sereno: l’aiuto è temporaneo, limitato ad un periodo di vita dei piccoli, durante il quale si prevede il mantenimento dei rapporti con la sua famiglia di origine.
Molte sono le forme di affido, da quella diurna che consiste nell’accogliere un bambino per qualche ora al giorno, per qualche pomeriggio o dalla mattina alla sera; a quella residenziale (stabilmente con la famiglia per un tempo limitato) e anche a tempo parziale, magari due o tre giorni alla settimana, trascorrendo anche la notte.
Ma è semplice trovare le famiglie o i single disponibili? «I problemi non mancano» spiega Sandro De Col, responsabile facente funzioni dei servizi sociali «una volta trovate la disponibilità bisogna accertare che abbiano criteri di idoneità e questo è un compito deal centro affido che fa parte del consultorio famigliare. Ne esistono uno a Feltre e uno a Belluno. Vengono effettuati colloqui anche intensi e attenti con i nostri operatori per lo più psicologi e assistenti sociali che valutano idoneità di singolo o coppia all’affido. Noi portiamo avanti continuamente delle iniziative di pubblicizzazione del servizio che è molto utile, in genere riusciamo anche a trovare famiglie disponibili ma certamente non è facile: una soluzione temporanea non è gradita da tutti, e nelle famiglie frena molto sapere già in partenza che un bimbo con cui condivide tante cose in un periodo, poi lo “perderà”». Cri.Co.