Raffaele è nato con una malattia rara. Si chiama Treacher Collins e provoca malformazioni al viso, problemi di respirazione e udito. «È quella del film Wonder» spiega appena cominciamo a parlare. «Appena sono nato, ai miei genitori è stato detto che la mia vita sarebbe stata breve. E invece, di ospedale in ospedale le mie condizioni si sono stabilizzate e sono cresciuto».
Oggi Raffaele ha 27 anni, ha subito 8 interventi chirurgici al volto e ha incominciato a sentire come tutti noi all’età di 19 anni, grazie a un apparecchio acustico. «L’ostacolo più grande è stato il disprezzo degli altri. Il bullismo. All’asilo i bambini scappavano via da me piangendo a dirotto e questo feriva molto mia madre. Nel tempo il mio volto ha generato reazioni esagerate». Poi sono iniziate le offese: «Mostro, alieno, non ti serve una maschera perché ne hai già una in faccia, sordo, storto. Non ho mai detto nulla alla famiglia da ragazzino perché non volevo che se ne parlasse. Mi sfogavo da solo con la musica chiuso in bagno, in modo che nessuno potesse accorgere. Ma sbagliavo».
Dopo essere stato bullizzato per anni, Raffaele ha deciso di smettere di nascondersi. «Ho pensato anche al suicidio, poi una voce mi ripeteva che dovevo raccontare la mia storia. Così l’ho fatto». Raffale ha deciso di aprirsi al mondo attraverso i social. «Fino a due anni fa, sulle mie pagine mostravo solo un lato del mio volto, quello meno colpito dalla malattia. Avevo paura di essere criticato. Quando ho conosciuto TikTok ho deciso di fare un video e parlare di me».
Quel racconto è diventato virale. «Così ho imparato a scoprirmi e ad accettarmi per come sono. Fiero di me stesso». Accanto al sostegno di tanti non sono mancate le cattiverie. «La disabilità non è un limite. Credo che la gentilezza sia molto più forte della cattiveria e dell’indifferenza. Per questo agli insulti rispondo sempre invitando alla riflessione. Siate gentili».
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