Due le postazioni che garantiranno 200 immunizzazioni al giorno. «Collaborazione stretta con Asugi»
Gli ultimi modelli di Fiat e Jeep a fare quasi da barriera a un centro vaccinale organizzato di tutto punto. In cui tutti sapevano cosa fare, in un meccanismo perfetto che non ha avuto bisogno di oliarsi.
È l’ambientazione decisamente originale dell’hub vaccinale allestito nell’area della concessionaria di automobili “De Bona” che ha iniziato ad operare ieri, di prima mattina. L’iniziativa, denominata “Ancora più sicuri in fabbrica, vaccinati al lavoro”, è stata promossa da Confindustria Alto Adriatico assieme alle organizzazioni sindacali e alla Croce Rossa regionale e consentirà di vaccinare, progressivamente, i dipendenti delle aziende (associate e non) dove i moduli, conformi alle direttive della Regione, non hanno potuto trovare sistemazione per ragioni logistiche. Da “De Bona”, invece, spazio ce n’é in abbondanza con la presenza anche di un piccolo ambulatorio, utilizzabile qualora qualcuno si sentisse male in seguito all’inoculazione.
Ieri, sono partite le prime cento immunizzazioni a beneficio dei lavoratori di sette aziende del territorio: dalla Ilcam a Irisacqua, da Apt alla San Marco, passando per Micra e Miko. Ovviamente, ha beneficiato delle vaccinazioni anche il personale dello stesso concessionario di automobili “ospitante”. L’hub vaccinale – attrezzato con due box, ciascuno capace di circa 100 inoculazioni al giorno – ha trovato spazio nell’ala ex AutoCrali in via Morassi dove erano esposte, sino a qualche tempo fa, i modelli del marchio di lusso Lexus. È stato (e continuerà ad essere) utilizzato il vaccino targato Pfizer, fornito da Asugi, il cui richiamo avverrà tra 35 giorni.
C’è stato lo spazio anche per una piccola ma significativa cerimonia, in cui è emerso come in Friuli Venezia Giulia c’è stata una grande “reattività” di fronte a una simile iniziativa rispetto che altrove, Veneto compreso. Il padrone di casa Gaetano De Bona ha ringraziato Confindustria Alto Adriatico e gli altri partner per aver deciso di avviare le operazioni in concessionaria. «Fa estremo piacere dare il nostro apporto anche nel sociale. Questa è una piccola comunità ed è molto unita: contribuire al suo benessere è, per noi, motivo di orgoglio e soddisfazione. Ed è la prima che ciò avviene nelle nostre filiali». Pierluigi Zamò, vicepresidente della Territoriale, dopo aver ringraziato De Bona e i suoi collaboratori, ha rimarcato che vaccinarsi «è l’unica strada da percorrere, al di là dei tanti pareri discordanti di cui si sente parlare. Siamo davvero lieti di essere partiti anche qui, a Gorizia, dopo l’avvio nel Pordenonese. La campagna, presto, si attiverà anche negli altri siti individuati in queste settimane».
Presente anche il sindaco Rodolfo Ziberna che si è compiaciuto «di come le articolazioni della città riescano a fare sinergia. Un pensiero - ha detto - che esprimo convintamente, fuor di retorica. Si vince insieme, in questo caso vaccinandosi. La pandemia è tutt’altro che finita: le ultime notizie dal Regno Unito riguardo la variante indiana ci devono persuadere a mantenere alta la guardia». Sulla compattezza tra le componenti coinvolte nella campagna ha voluto porre l’accento pure Ariella Testa, presidente del Comitato locale della Cri. «Noi – ha esordito – abbiamo prontamente aderito all’invito di Confindustria sia per le attività di tracciamento con i tamponi rapidi, sia per la campagna vaccinale. Anche da parte mia, l’invito è di non abbassare la guardia e di indossare sempre la mascherina». Presente all’inaugurazione il direttore generale di Confindustria Alto Adriatico, Massimiliano Ciarrocchi che aveva illustrato, nei giorni scorsi sul Piccolo, i dettagli dell’operazione «che ha, fra gli obiettivi, alleggerire il lavoro svolto dai centri vaccinali promossi, direttamente, dall’Azienda sanitaria».
Importanti i numeri dell’offensiva alla pandemia, che si affianca a quella che la Regione ha intrapreso da alcune settimane: 7 hub vaccinali (4 nel Pordenonese e 3 nella Venezia Giulia, identici nel layout scaturito dall’esperienza in Pordenone Fiere, più 2 unità mobili messe a disposizione da Croce rossa italiana) per complessive 29 linee con una capacità singola giornaliera di circa 100 iniezioni e un totale che sfiorerà pertanto, a regime, le 3 mila inoculazioni al giorno. —
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