Sulla scia della decisione di posticipare il cosiddetto ‘Freedom Day’ (‘Giorno della Libertà’), cioè la quarta e conclusiva fase di sblocco delle restrizioni coronavirus, che sarebbe dovuta iniziare il 21 giugno e che ora è stato invece posticipato al 19 luglio, il presidente del Consiglio è stato accusato di “panico” e sommerso di critiche.