Lo aspettavamo ed è arrivato. Il collegamento molto più diretto di Facebook con Spotify, come lo avevamo definito in precedenza, che permette di ascoltare musica e podcast direttamente dalla propria home. E fa sì, nemmeno a dirlo, che gli utenti non debbano più lasciare Facebook per ascoltare i player Spotify. Musica e podcast saranno riproducibili direttamente dal proprio feed tramite un apposito player, ovvero tutto ciò che viene condiviso su Facebook da Spotify potrà essere avviato cliccando sul trasto play. Spotify su Facebook permetterà a entrambe le aziende di ottenere una serie di vantaggi e, per di più, andrà a contrastare l’azione di Apple.
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Come riporta Techcrunch, gli utenti free e a pagamento della piattaforma di streaming musicale potranno riprodurre le tracce direttamente da Facebook sia su iOS che su Android. Il minilayer che comparirà sulle bacheche e sui profili Facebook altro non è che un’estensione della possibilità di condividere quello che si sta ascoltando su Spotify su diversi social. Ogni utente che lo visualizzerà avrà la possibilità di riprodurre la traccia direttamente su Facebook e di continuare a scrollare senza che la riproduzione si arresti. La novità arriva oggi negli Stati Uniti e in altri 26 paesi dopo essere stato testato in casa, in Messico e in Tailandia. L’Italia non è tra questi ma, come annunciato, nei mesi a venire la funzionalità verrà estesa nel mondo.
Una partnership, quella tra Facebook e Spotify, che mira innanzitutto a far fronte contro il nemico comune Apple. Per cominciare, i cambiamenti sulla privacy della mela stanno dando fastidio a Facebook e alle sue iniziative pubblicitarie; lato Spotify, Apple non fa certo mistero degli investimento che sta facendo in termini di streaming musicale e podcast.
Cosa ci guadagnano effettivamente le due aziende? La piattaforma di streaming potrà sfruttare la grande portata di Facebook per la sua distribuzione e per aumentare le persone che sottoscrivono l’iscrizione (dal social si potrà diventare “free users” di Spotify. l’account a pagamento si dovrà fare comunque sulla piattaforma di streaming così che i soldi guadagnati non vadano divisi con Facebook). Facebook ci guadagnerà perché farà sì che gli utenti non escano dalla piattaforma e continuino a trascorrere il proprio tempo sul sito (metrica che, nel corso degli anni, è diminuita e che il colosso vuole tornare a far crescere).
Spotify ha anche reso noto che Facebook riceverà «dati limitati» da parte della piattaforma streaming e non potrà utilizzare quelle informazioni per tarare i suoi annunci pubblicitari. Agli ascoltatori verrà chiesto il permesso di condividere i propri dati con Facebook la prima volta che proveranno ad utilizzare il miniplayer nel feed.
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