foto da Quotidiani locali
FONTANAFREDDA. Vuole andare in pensione e mette in vendita la sua azienda sul web a 200 mila euro: capita a un artigiano nel settore delle lamiere a Fontanafredda, in località La Croce.
«Nella zona artigianale e industriale di Fontanafredda ci sono imprenditori pronti a vendere: ultimo caso è quello dell’azienda Gpg snc – segnala Gianfranco Zuzzi, ex consigliere comunale –. È specializzata nella lavorazione delle lamiere in ferro e altri materiali di carpenteria, meccanica, costruzioni e strutture metalliche. Un settore che purtroppo risente della crisi generale della produzione».
L’annuncio sul web è chiaro. «Vendo tutto causa età – scrive il titolare Gpg – a 200 mila euro e no ai perditempo. La condizione della struttura è buona anche nell’usato». Le recensioni per l’azienda di Fontanafredda sono pubbliche sulle pagine on line della clientela storica: “professionalità, qualità e valore”. Non basta la qualità.
«Tante aziende pagano il prezzo troppo alto delle materie prime che non arrivano da mesi – aggiunge Zuzzi –. Tanto che non possono evadere le richieste dei clienti e quando la merce arriva, a singhiozzo, capita spesso che il listino dei costi sia aumentato del 30 e anche 50%. Molti piccoli imprenditori e artigiani sono nei guai e poi c’è il fattore età: le nuove generazioni non ne vogliono sapere di continuare i sacrifici dei genitori».
La zona La Croce è “poèpolata” dalla piccola e media imprenditoria tra Fontanafredda e Sacile, ma la crisi non risparmia nessuno. Le materie prime mostrano aumenti di prezzo che vanno fino al cento per cento: i dati Confcommercio segnalano le aziende che rischiano di finire fuori dal mercato.
L’aumento dei prezzi delle materie prime: impennate dell’acciaio Inox (circa +50-60 centesimi al chilo), rottami al +100% (anche 1,30 euro al chilo), poi acciaio al carbonio e comune (+50), lamiera da treno (+40), acciai legati (+15-20) e alluminio (+15-20).
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