Nell’erboristeria marmellate, tisane, l’amaro e la “tintura imperiale” che colpì D’Annunzio. Parco sistemato con i fiori
GRADOCon il ritorno alla zona gialla sono ripresi lunedì 26 aprile anche i viaggi giornalieri, uno al mattino e uno al pomeriggio, per Barbana. Non sono stati tuttavia tanti i fedeli che si sono recati ieri mattina nell’isola-santuario per assistere alla celebrazione della messa officiata dinnanzi alla venerata statua della Madonna Immacolata di Barbana.
Ciò nonostante, meteorologicamente parlando, la giornata non sia stata delle migliori, anzi poco prima di mezzogiorno sono cadute anche alcune goccioline di pioggia. Giunti nell’isola il primo impatto è stato quello di scendere in un parco ricco di fiori «tutti donati dai fedeli», ha precisato padre Benedetto, il priore dei monaci benedettini che dal gennaio dell’anno scorso si occupano dell’isola e soprattutto del Santuario.
I monaci, attualmente a Barbana sono in dieci, durante l’inverno e i periodi di chiusura e limitazioni imposti dall’epidemia di Covid, hanno lavorato sempre per rendere più accogliente l’isola ma anche per creare qualcosa di nuovo. Anche per dare una nuova impronta. La novità indubbiamente maggiore è stata la creazione di una stanza dove sono appesi parte dei quadri per le «grazie ricevute» che in parte si trovavano in santuario e in parte nei magazzini. A questa sala espositiva si accede dal negozio adiacente il santuario che, anche questo, è stato totalmente ristrutturato. Qui oltre ai consueti ricordini (santini, medagliette, cartoline e quant’altro con l’effige della Madonna) come si trovano normalmente nei negozietti di tutti i santuari, i monaci preparano al momento, su richiesta , anche delle corone del rosario personalizzate. Ma si possono trovare anche svariati prodotti che arrivano da diversi monasteri. Una vera e propria erboristeria di prodotti monastici oltre a marmellate e tisane varie sino ad arrivare alla «tintura imperiale», un digestivo descritto anche da Gabriele D’Annunzio («…poche gocce bastano a trasmutare un bicchiere d’acqua in una specie di opale paradisiaca») e per concludere con il tanto richiesto Amaro di Barbana.
Dunque gli ex voto sono ora esposti nella nuova sala dove al centro è stata posta l’immagine della Madonna dipinta nel 1863 in occasione dell’Incoronazione ufficiale della Vergine di Barbana il cui originale si trova nella fabbrica di San Pietro in Vaticano.
All’interno del santuario di ex voto ne è rimasto solamente uno, quello molto importante sia perché è stato realizzato dal grande artista della secessione viennese Josef Maria Auchentaller ma soprattutto perché si tratta dell’ex voto dei pescatori gradesi, quelli di 56 barche, che, investiti da una sorta di ciclone, si votarono alla Vergine di Barbana e furono salvati tanto da poter rientrare a Grado dove in trepida attesa sulla diga per tutta la notte c’erano famigliari e altri gradesi. Se il moto dei monaci benedettini è «Ora et Labora» è evidente che così è stato poiché di lavori ne sono stati fatti anche degli altri come la sistemazione del grande parco per accogliere nei momenti di riposo i pellegrini.
Ecco così che, al di la dei fiori, è stato tutto curato con la messa a dimora di piante e fiori e soprattutto sono state posizionate diverse panchine e anche tavolini, pure sotto grande glicine che costituisce il pergolato adiacente il santuario.
Ieri mattina, dunque, i primi pellegrini che hanno assistito alla messa delle 10. 30. Tra questi anche una coppia giunta appositamente da San Donà di Piave per ricordare il 35° anniversario di matrimonio. Erano venuti a Barbana anche per il 25° ma dieci anni or sono erano arrivati assieme ai famigliari, parenti e amici. Con ieri è, dunque, iniziata la stagione dei pellegrini ma anche dei pellegrinaggi che fanno ancora difficoltà a essere organizzati per via delle limitazioni anti Covid. Certo al momento tutto è sotto tono ma è previsto l’intensificarsi delle iniziative. I intanto per sabato prossimo primo maggio i motoscafisti hanno programmato un viaggio extra con partenza già alle 9. 30 (gli altri due partono da Grado alle 10 e alle 15).
Tuttavia è con l’8 maggio che riprenderanno a funzionare anche le altre attività che ci sono nell’isola di Barbana come ad esempio il ristorante che riaprirà i battenti. —
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