La decisione del cda al vaglio dell’assemblea del 23 giugno. Il progetto di portare nei Paesi Bassi la holding Mfe era stato fermato da Bollorè. Segnali positivi da Publitalia: terzo trimestre consecutivo in crescita
Mediaset trasferisce la propria sede legale in Olanda. Lo ha deciso il consiglio d’amministrazione del Biscione che sottoporrà la proposta all’assemblea dei soci del prossimo 23 giugno. Peraltro già lo scorso anno, Mediaset aveva provato a portare nei Paesi Bassi MediaForEurope, la holding nella la società avrebbe voluto concentrare tutte le sue attività e partecipazioni.
Il progetto, però, naufragò a causa del ricorso di Vivendi sulla fusione tra Mediaset e la controllata spagnola nella newco. Adesso, il consiglio di amministrazione del Biscione ha stabilito all'unanimità che «sia fondamentale per la strategia del Gruppo accedere a un ecosistema, con un modello di governance ispirato ai migliori standard internazionali e in linea con quello adottato da Mediaset fino a oggi» che potrà generare benefici per gli azionisti, spiega il gruppo televisivo in un comunicato emesso per i conti 2020.
La data dell'assemblea è la stessa di quella già convocata per approvare il bilancio e varare il nuovo Cda del gruppo. La nuova sede legale è stata individuata ad Amsterdam «da realizzarsi mediante l'adozione da parte della società della forma giuridica di una 'naamloze vennootschap' regolata dal diritto olandese, e l'adozione di un nuovo statuto conforme al diritto olandese». A seguito del trasferimento, le azioni della società rimarranno quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana. In Italia rimarrà anche la sede effettiva nonché la residenza fiscale, con un trasferimento che «avverrà senza soluzione di continuità dei rapporti giuridici in essere», specifica Mediaset.
Intanto nel 2020 Mediaset ha registrato ricavi per 2.636 milioni contro i 2.925 dell'anno precedente, con un utile netto di 139 milioni contro i 190 del 2019. I costi complessivi Italia sono in calo del 6,8%, mentre il 'free cash flow' di gruppo cresce a 311 milioni. Previsto un ampio risultato positivo per la raccolta pubblicitaria anche del secondo trimestre di quest'anno, con il gruppo che punta «nel 2021 a rafforzare ulteriormente i propri risultati economici e la generazione di cassa grazie anche a una costante azione di controllo dei costi».
Tra gennaio e marzo i ricavi pubblicitari consolidati generati da tutte le concessionarie del gruppo sono cresciuti del 6,1%. Per Publitalia '80 è il terzo trimestre consecutivo con ricavi in aumento «pur in un contesto di mercato fortemente condizionato dall'emergenza sanitaria», con la pandemia che nel dettaglio ha frenato maggiormente la raccolta radiofonica rispetto a quella televisiva, che da sola avrebbe segnato una crescita maggiore del dato generale.