UDINE. Da lunedì 26 aprile si potrà di nuovo viaggiare, uscire fuori dal proprio comune per fare la spesa e spostarsi tra le regioni. Questi ultimi però saranno consentiti solo se la regione di partenza e quella di arrivo si trovano in zona gialla. In questo caso non è prevista l’esibizione di alcun documento. Diverso sarà nel caso in cui si parta da una regione situata in zona arancione o rossa. Da queste regioni, infatti, gli spostamenti saranno consentiti solo per motivi di lavoro, di salute o di urgenze.
Questo significa che nel caso di controlli l’automobilista dovrà essere in grado di documentare l’urgenza del trasferimento che, come detto, dovrà risultare necessario.
Potranno spostarsi liberamente tra tutte le regioni, a prescindere dal colore della zona, tutte le persone vaccinate contro il Covid-19, chi si sarà sottoposto al tampone nelle 48 ore precedenti oppure chi ha già avuto il Covid ed è guarito.
Quando va presentata la documentazione richiesta?
La documentazione richiesta per gli spostamenti dovrà essere presentata al momento dell’imbarco in aeroporto, nelle stazioni ferroviarie prima di salire sui treni e ai posti di blocco per chi viaggia in automobile.
Gli stessi documenti potranno essere richiesti anche all’interno delle zone rosse e arancio nel caso in cui vengano previsti controlli sul territorio. Il tema dei controlli non è banale soprattutto per chi si sposta in automobile: in questi casi i posti di blocco non sono automatici, l’abbiamo riscontrato nell’ultima zona rossa durante la quale a molti è capitato di attraversare diverse regioni del nord Italia senza imbattersi in una pattuglia. Se non vengono previste verifiche puntuali, è abbastanza probabile che molti turisti continueranno a sfuggire ai controlli.
Cos’è il Digital green pass e cosa consente di fare?
Digital green pass verrà lanciato dall’Unione europea l’1 giugno, con qualche giorno di anticipo rispetto alle previsioni. Si tratta dell’applicazione che consentirà spostamenti più liberi tra i Paesi europei.
«Il pass riguarderà lo spostamento tra una frontiera e un’altra, ma non quanto potrà essere fatto col pass all’interno di ogni Stato membro»,ha spiegato, nei giorni scorsi, il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. Il nodo da sciogliere resta l’inserimento dei dati previste dalle linee guida approvate lo scorso gennaio. A quanto pare sono necessari tre mesi di lavoro per definire i dettagli tecnici e farsi trovare pronti a inizio estate. Il Digital green pass, infatti, certificherà la vaccinazione, l’esito del tampone e la guarigione dal Covi-19 per chi è già stato contagio da Sars-CoV2.
Nell’attesa del pass basterà l’autodichiarazione?
Sì, nell’attesa che arrivi il pass europeo, il decreto del Governo in vigore da lunedì prossimo autorizzerà gli spostamenti autocertificati. Gli spostamenti saranno consentiti alle persone vaccinate, quelle che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccino contro il Sars-CoV2, a chi ha già avuto il Covid ed è guarito e a chi si sarà sottoposto, nelle 48 ore precedenti alla partenza, al tampone nasofaringeo.
L’autocertificazione sarà richiesta per gli spostamenti nelle zone più a rischio rispetto alle zone gialle. In tutti questi casi non basterà compilare il modello dell’autocertificazioni, a quest’ultimo bisognerà allegare il certificato di vaccinazione, il referto del tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti oppure il certificato di guarigione rilasciato dall’Azienda sanitaria.
Dal foglio scritto a mano alla card digitale?
L’Italia ha deciso di adottare la card digitale, la stessa pensata dall’Europa. Al momento però manca la disponibilità immediata della tessera magnetica in grado di contenere le informazioni sanitarie aggiornate. Da qui la sostituzione momentanea con l’autocerficazione.
L’idea del ministro Speranza è quella di creare una card digitale, sviluppata attraverso l’app Io (la stessa del cashback), dove sarà possibile caricare i dati dell’utente relativi alla vaccinazione o alla diagnostica tra cui gli esiti dei tamponi. Il trattamento dei dati personali e dei dati sensibili resta l’elemento più complesso da risolvere. La Commissione sta valutando se prevedere l’inclusione nei certificati verdi di «un insieme limitato di informazioni necessarie», tra cui le generalità e le indicazioni relative a vaccini, tamponi e positività scomparsa.
Spostamenti tra i comuni, cosa cambia?
Da lunedì prossimo cosa cambierà per gli spostamenti tra i comuni? A livello normativo non cambierà niente. Tutto dipenderà dall’andamento del contagio e dalla colorazione delle zone assegnate alle regioni. Se, come sembra, il Friuli Venezia Giulia entrerà in zona gialla ci si potrà muovere liberamente da un comune all’altro all’interno dei confini regionali.
In questo caso il pass non serve e non sarà richiesta alcuna autocertificazione. Se invece la regione continuerà a rimanere in zona arancione resteranno in vigore i limiti che impediscono gli spostamenti anche fuori comuni, con l’unica eccezione per i residenti nei comuni fino cinquemila abitanti che possono raggiungere i comuni limitrofi fino a 30 chilometri di distanza.