GORIZIA La sua passione e la sua professione parevano il riflesso della sua anima, del suo sentire. Gentile, come le forme di quelle piante che erano il suo mondo, solare come riescono a essere quei piccoli miracoli della natura che sono i fiori. Il suo sorriso adesso sia è spento, ma, per sempre, resterà nei ricordi e nei cuori di chi l’ha conosciuto e gli voleva bene. È morto Mitja Bandelli, il volto gentile dei fiori, titolare del negozio “Fiori Mitja” di via Garzarolli, a borgo San Rocco. Aveva 48 anni, e da tempo combatteva con coraggio e dignità un male terribile, che alla fine non gli ha lasciato scampo, portandolo via all’ospedale di Monfalcone, dove era ricoverato.
A quel male, però, Mitja non l’ha mai data realmente vinta, presente finché ha potuto dietro al bancone della sua attività, in mezzo alle piante e alla gente che tanto lo apprezzava. Il negozio era la sua vita e il suo orgoglio, ultima tappa in ordine di tempo di una carriera iniziata fin da giovanissimo portando avanti la storica attività di famiglia. Già, perché Bandelli, originario di Piedimonte, era erede della tradizione portata avanti prima da Just e poi da Marjan, nonno e papà di Mitja. Gli uomini che gli hanno trasmesso l’amore per il mestiere, e che hanno accompagnato i primi passi della sua carriera. Con il padre Bandelli aveva gestito il punto vendita al mercato coperto di via Boccaccio, mentre dai primi anni Duemila Mitja aveva deciso di trasferirsi a San Rocco, aprendo il nuovo negozio in via Garzarolli.
Gli scaffali traboccanti di verde e punteggiati di fiorellini colorati, così come i vasi esposti sul marciapiede dalla prima mattina fino al momento di abbassare la serranda, erano diventati un’immagine consueta e gradita per tutti quelli che passavano da quelle parti e per i suoi clienti. Amava tutti i fiori, Mitja, indistintamente, ma la sua predilezione era rivolta soprattutto a quelli di colore bianco. Anche questa un’eredità di papà Marjan. Il cuore di Bandelli però non palpitava solo per il suo mestiere e per l’amata moglie Maria Grazia: tra le sue grandi passioni c’era anche lo sport. A basket aveva giocato per anni, presenza fissa sui campetti di quartiere e, da spettatore, a tante partite e tanti tornei in città e in regione. E poi c’erano le automobili, quelle di serie e i bolidi di Formula 1, di cui non perdeva un Gran Premio in tv.
«Era una persona speciale, mi mancherà tanto – racconta commosso il fratello Walter, consigliere comunale della Slovenska Skupnost, presidente dell’associazione Piedimonte e presidente regionale della Confederazione delle organizzazioni slovene –. Mi mancherà il sole che aveva negli occhi e nelle parole, la sua generosità e quell’amore per i fiori che ha segnato da oltre un secolo la storia della nostra famiglia». Ma un affettuoso pensiero a Bandelli lo riserva anche Mario Brancati, presidente dell’Anffas di Gorizia il cui centro diurno si trova proprio di fronte al negozio di fiori. «Perdiamo un grande amico della nostra associazione – dice Brancati –. Bandelli era sempre disponibile, sosteneva tutte le nostre iniziative e se avevamo bisogno di una mano, o ovviamente di qualche bel fiore, potevamo contare su di lui». Oltre al fratello Walter, Mitja Bandelli lascia la mamma Ana, la sorella Katja e la moglie Maria Grazia Todisco. Il funerale sarà celebrato martedì alle 11.30 nella chiesa di San Rocco, con partenza dall’ospedale di Monfalcone.
