foto da Quotidiani locali
UDINE. Il coprifuoco rimane alle 22 come confermato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Non passa dunque la linea del leader della Lega Matteo Salvini, che annuncia — quindi — l’astensione dal voto sul nuovo dl riaperture. Sulla durata del coprifuoco scontro tra le due parti politiche: la misura, che rimarrà in vigore sicuramente entro tutto il mese di giugno, potrebbe essere prolungata anche oltre a luglio. Ma il dibattito politico è ancora aperto
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Confermato intanto lo spostamento libero tra regioni di fascia gialla, mentre per passare tra regioni in fascia arancione e rossa per motivi di turismo servirà la certificazione verde che comprova l’avvenuta vaccinazione, la negatività al tampone e la guarigione da Covid- 19.
PER APPROFONDIRE. Friuli Venezia Giulia e Veneto verso la zona gialla: i nuovi colori delle regioni da lunedì. Come scaricare il green pass
Scuola
Alla fine la roadmap delle riaperture è confermata. Dal 26 aprile in asili, materne e scuole medie è assicurata la ripresa in presenza e i presidenti delle Regioni non potranno decidere di chiudere per proprio conto, salvo “in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus”.
Per i licei, le scuole tecniche e professionali se in zona rossa l’attività in presenza deve essere garantita “almeno al 50%” dei ragazzi fino a un massimo del 75%”. Ma come richiesto dalle regioni anche nelle zone gialle e arancioni il 40% degli studenti potrà continuare a seguire a distanza le lezioni. Anche in fascia rossa è sempre garantita l’attività in presenza quando è necessario far uso di laboratori o “per garantire l’inclusione scolastica agli alunni con disabilità”. Dal 26 aprile in zona gialla e arancione le lezioni universitarie “sono svolte prioritariamente in presenza”.
Spostamenti, seconde case e visite agli amici
Da lunedì prossimo dalle regioni gialle ci si può spostare liberamente per andare in altre dello stesso colore. Per varcare il confine di quelle arancioni e rosse serve però il “green pass”, ossia un attestato di completata vaccinazione o di avvenuta guarigione dal Covid o un tampone anche rapido. Per le visite a casa di parenti e amici dal 26 al 30 aprile vale la regola attuale: massimo in due (più minori e disabili a carico) e una sola volta al giorno.
Dal 1° maggio al 15 giugno il limite è elevato a 4 persone, pur sempre una sola volta al giorno. Comunque con obbligo di ritirata alle 22 perché il coprifuoco resta fissato a partire da quell’ora e fino alle 5 del mattino. Le seconde case si potranno sempre raggiungere anche se in zona rossa, sempre che il contratto d’affitto o di acquisto sia antecedente al 14 gennaio e che a soggiornarvi siano solo i conviventi di una stessa famiglia.
La Green Card
Poggia su tre gambe il salvacondotto che dal 26 aprile ci consentirà di spostarci liberamente anche dalle regioni rosse e arancioni, oltre che partecipare ad eventi con più di mille persone all’aperto. La prima è la certificazione di avvenuta vaccinazione, in possesso del milione e 826mila italiani che fino ad ora hanno ricevuto prima e seconda dose.
Valgono anche gli analoghi certificati rilasciati da altri Paesi Ue.
La seconda gamba è il certificato di guarigione dal Covid, che dovrà essere rilasciato dal medico di famiglia o dall’ospedale dove si è stati ricoverati.
Infine il certificato di negatività a test rapido o molecolare. Quest’ultimo vale 48 ore dal suo rilascio, i certificati di guarigione e vaccinazione hanno una valenza di sei mesi. Al momento per varcare il confine delle regioni rosse e arancioni o per partecipare a spettacoli basterà esibire uno solo di questi attestati in formato cartaceo che poi verranno caricati su app e card.
Bar e ristoranti
Quindi dal 26 aprile nelle regioni in fascia gialla bar e ristoranti potranno servire solo ai tavoli e soltanto all’aperto ma anche la sera. Solo che bisognerà affrettarsi a consumare la cena o un aperitivo perché il coprifuoco impone di essere tutti a casa entro le 22. Dal 1° giugno ristoranti anche al chiuso a pranzo.
Resta senza limiti orari la ristorazione negli alberghi. Nelle regioni arancioni e rosse bar e ristoranti restano chiusi tutto il giorno. Dal primo giugno i servizi di ristorazione riprenderanno anche al chiuso, ma sempre con consumo solo al tavolo e fino alle 18, mentre si potrà cenare o consumare un drink al tavolo anche più tardi ma sempre soltanto all’aperto.
Restano aperti bar e servizi di ristorazione negli autogrill delle autostrade, negli ospedali, in porti e aeroporti. Per gli spettacoli posti a sedere e preassegnati: capienza massima al 50%.
Cinema e teatri
Dal 26 aprile riaprono cinema, teatri e sale da concerto in fascia gialla. I posti dovranno essere tutti a sedere e preassegnati. Distanza interpersonale di almeno un metro tra persone non conviventi.
«La capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata» e il numero degli spettatori non potrà essere superiore a 500 per gli spettacoli al chiuso, mille per quelli all’aperto.
Stadi e palazzetti
Dal 1° giugno in zona gialla si riaprono anche stadi e palazzetti per «eventi e competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale» dal Coni. La capienza non potrà essere superiore al 25% di quella massima autorizzata, fino a un limite di 500 spettatori al chiuso e mille all’aperto. Se la situazione epidemiologica lo consentirà si potranno accogliere più di 1.000 spettatori, purché in possesso della Green card. Deroga pensata per le partite degli Europei.
Piscine e palestre aperte, le regole per gli altri sport
Da 26 aprile si torna a giocare a calcio, calcetto, volley e gli altri sport di contatto, anche se come chiesto dal Cts la doccia bisognerà farsela a casa perché gli spogliatoi restano off limits. Ovviamente restano consentiti all’aperto anche tutti gli altri sport, come il tennis o l’atletica.
Dal 15 maggio, solo nelle zone gialle, riaprono le piscine all’aperto. Sempre con presenza in acqua contingentata più o meno a un terzo della capienza perché ciascuno dovrà avere a disposizione almeno 7 metri quadri di acqua. Le regioni e le categorie interessate avrebbero voluto anticipare i tempi ma la roadmap degli sport fissa al 1° giugno e solo in zona gialla la riapertura delle palestre, sempre con ingressi contingentati per mezzo delle prenotazioni e con distanza di sicurezza di due metri quando ci si allena, uno quando si è a riposo. Anche nelle palestre porte sbarrate per l’accesso a spogliatoi e docce.