Hospice di San Vito in quarantena: infettati 4 colleghi, un oss e 2 pazienti, di cui uno poi deceduto. Intanto ricoverato Zanon
SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Sono cinque gli operatori sanitari positivi al Covid all’hospice di San Vito al Tagliamento. Contagiati anche due pazienti, subito trasferiti in ospedale, uno dei quali deceduto per diverse e pregresse patologie.
La struttura sanvitese accoglie ammalati terminali di tumore. Nelle scorse settimane era risultata positiva un’operatrice della struttura, che non si era vaccinata per scelta, e che si trova in quarantena. Di qui tutti i controlli, con i tamponi rapidi e molecolari sugli altri operatori e su tutti i pazienti. Dopo iniziali esiti negativi, il contagio si è allargato. Nei giorni scorsi la scoperta delle nuove positività.
Non si è trattato, stavolta, di persone che non si erano vaccinate per scelta, ma per diverse ragioni, tra le quali anche una valutazione circa la compatibilità del vaccino con i singoli quadri clinici. Alla fine tutti avevano appuntamento per la prima dose proprio in questi giorni.
In totale a risultare contagiati sono stati 4 infermieri e un operatore socio sanitario. Alcuni di loro sono anche sintomatici. Nel corso dei controlli sono risultati positivi anche due pazienti, subito trasferiti in ospedale. Uno è mancato subito dopo il ricovero, non a causa del Covid, l’altro non presenta sintomi.
L’hospice di San Vito è al momento in quarantena e fino almeno al 20 aprile non sono previste ammissioni di nuovi pazienti né dimissioni di quelli stabilizzati.
I tamponi, rapidi e molecolari, proseguiranno anche nei prossimi giorni proprio fino al 20, quando tutti gli operatori e i pazienti saranno sottoposti a nuove verifiche. Nel caso di negatività di tutti l’hospice potrà riaprire il giorno successivo. Ma c’è il rischio che, a causa del personale malato, lo faccia a ranghi ridotti, con un numero di posti letto inferiori ai 10 disponibili. Questo dipenderà da quando potranno rientrare in servizio gli operatori oggi positivi.
E mentre migliora la situazione all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone dove si sono ridotti a circa 60 i pazienti nei reparti Covid, è stato ricoverato Emanuele Zanon, ex sindaco di Cavasso Nuovo oggi in consiglio regionale nel gruppo misto, dopo la positività riscontrata nei giorni scorsi.
Sempre in ospedale una delle due medicine destinate ad accogliere pazienti Covid ha ormai pochi pazienti e negativizzati, per cui si va verso il ritorno del reparto alle sue funzioni originarie per pazienti internistici. Rimangono riservate ai pazienti Covid una medicina, la pneumologia con i 10 posti di semintensiva, e la terapia intensiva.
Infine Massimo Braganti, direttore generale dell’Azienda sanitaria Friuli centrale, lascia Udine. Sarà il nuovo numero uno della sanità umbra. —