Carmelo Rinaldi di 59 anni è deceduto per il contagio. Era autista delle ambulanza di Sant’Agostino Soccorso e Cri. Lascia moglie e due figli
MIRABELLO. È profondo il cordoglio in tutto il Comune di Terre del Reno, ma anche a Cento e Bondeno, per la morte di Carmelo Rinaldi, volontario 59enne deceduto lunedì all’ospedale del Delta di Lagosanto, dov’era stato ricoverato per l’aggravarsi del Covid. Il 59enne, che viveva con la famiglia a Mirabello, soffriva di alcune patologie pregresse, ma per il decesso è purtroppo stato determinante il contagio da coronavirus.
Come detto, Rinaldi era molto conosciuto per i suoi tanti anni di volontariato, sempre nel campo del soccorso sanitario, come autista prima per Sant’Agostino Soccorso, poi per la Croce rossa italiana - Comitato di Cento e Bondeno. Per anni aveva guidato le ambulanze, per poi essere costretto a lasciare l’impegno a causa dell’incompatibilità con gli orari di lavoro, avendo un incarico di logistica in un’azienda del settore ortofrutticolo della nostra provincia. «È stato volontario a lungo da noi - lo ricorda Alfredo Taddia, presidente di Sant’Agostino Soccorso -, ma prima ancora che un collega era un amico, così come tutta la sua famiglia».
Anche dal Comitato di Cento e Bondeno della Cri lo ricordano bene: «Purtroppo per ragioni di orari di lavoro no potè più continuare la collaborazione con noi, ma siamo sempre rimasti in contatto - dice il presidente Enrico Guidi -; sono molto dispiaciuto per questa brutta notizia».
Rinaldi lascia la moglie Nazzarena, coordinatrice del personale all’interno della cra “Luigi Galuppi” di Pieve di Cento, i figli Marco ed Eleonora, la mamma, i fratelli e tutti gli altri parenti.
IL RICORDO
“Rinaldi Carmelo. Un nome, una persona, un uomo, un volontario, un autista... Con lui ho imparato a ‘tenere sempre la mano di un anziano’, anche di quelli più difficili, quelli ammalati, quelli che avevano bisogno di sentirsi sulla pelle il calore di una mano che trapassava dopo un po’ dai guanti... Lui ti guardava e parlava con lo sguardo, tanta serenità e gioia di esserci traspariva da quella divisa. Lui mi ha insegnato tanto nel mio percorso di soccorritrice e volontaria, lui si è preso cura della parte sensibile e dolce dell’essere un volontario. Con lui sapevi di poter ridere, di imparare e di fare del bene. Non mancava mai di regalare un sorriso a ogni paziente, e non li negava mai nemmeno a chi era con lui in turno. Taciturno e silenzioso apparentemente, ma ricco di quei silenzi che assordavano più delle urla, pieno di altruismo e di desiderio di donarsi al prossimo... Partendo dallo zaino da controllare ogni sera, con le sue parole ti arricchiva sempre più di conoscenze, esperienze e faceva nascere dentro il desiderio di avvicinarsi, quanto più possibile, al suo modo di dedicarsi agli altri. È persino riuscito a farmi fare il corso per autista, e con lui ho infilato la testa nel motore di un’ambulanza. Noi tre, ha cresciuto me e Riccardo come figli, in quella passione che a lui regalava il sorriso di un anziano. Mancherai. Sei stato un esempio, ho avuto la fortuna di conoscerti”. Questo il bellissimo messaggio affidato ai social da Barbara Favero, ex collega volontaria del 59enne per Sant’Agostino Soccorso. Ma sono stati tanti i messaggi di cordoglio degli amici.
L’ULTIMO SALUTO
Rinaldi, in pensione da pochissimi mesi, era appassionato di musica e si dilettava a suonare la chitarra, sarà salutato per l’ultima volta domani mattina, partendo dalla camera mortuaria di Cento per la chiesa di Mirabello, dove alle 10 verrà celebrata la santa messa. Infine, il suo ultimo viaggio terreno per l’ara crematoria di Ferrara. —
D.B.
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