È Il 20% degli over 70. AstraZeneca, 1 su 10 ha rinunciato. Brambilla: «I rischi per la salute sono irrilevanti: fidatevi»
Giovanni Balugani
«La comunicazione sui vaccini finora è stata pessima: i rischi per la salute sono irrilevanti».
Il direttore generale dell’Ausl Antonio Brambilla commenta così la situazione relativa ad AstraZeneca e Johnson&Johnson: «Qualunque provvedimento terapeutico o medicinale comporta inconvenienti o effetti collaterali, ma in questo caso parliamo di percentuali davvero basse».
Ad esempio negli Stati Uniti i casi di embolia dopo la somministrazione di J&J sono stati 6 su 4,8 milioni: cioè lo 0.000125%. Le sospensioni prima di AstraZeneca e poi di J&J hanno complicato i piani vaccinali italiani: «Nel Modenese abbiamo avuto il 10% di rinunce ad AstraZeneca: è un dato basso rispetto ad altre province. Ma se a questo si aggiungono i continui ritardi nelle consegne, ho qualche dubbio che si vaccini il 70/80 per cento della popolazione entro l’estate». Per ribadire la fiducia, Brambilla fa un esempio “familiare”: «Mia sorella, che ha 73 anni, deve ricevere AstraZeneca. Mi ha chiesto cosa fare, le ho detto che assolutamente deve vaccinarsi. E sono convinto che non ci siano grossi rischi anche sotto i 70 anni. Come diceva bene Franco Locatelli del Cts, il vaccino è autorizzato oltre ai 18 anni e raccomandato sopra ai 60».
I problemi sono legati anche alle fasce di età per le quali è previsto l’uso di Pfizer o Moderna. Ad esempio nel Modenese il 14,4% degli over 85 non ha prenotato, così come l’11,5% della fascia tra gli 80 e gli 84 anni.
«Si tratta probabilmente di soggetti che escono poco, anche se non abbiamo dati precisi sulle motivazioni che hanno spinto queste persone a non prenotare».
Assenteismo che viene rilevato anche nella fascia 75-79: qui il 17,7% non ha prenotato. Addirittura il 30,9% nella fascia 70-74: «In questi casi potrebbe esserci stata l’influenza del caso AstraZeneca, ma speriamo che, proseguendo la campagna informativa, anche queste persone si vaccinino».
In definitiva i modenesi con più di 70 anni sono 125.940: di questi oltre 25mila non hanno ancora prenotato, cioè il 20 per cento. Per chi ha aderito invece il piano vaccinale prosegue e anzi Brambilla non vede l’ora di poter incrementare: «Figliuolo ha posto come obiettivo 500mila dosi al giorno in Italia, significa che a Modena dobbiamo farne 5.200: è un target che abbiamo già superato in due date, il 7 e l’8 aprile quando rispettivamente ne abbiamo fatte 5.447 e 5.280. Significa che possiamo farne anche di più, penso fino a 8/10mila al giorno». E di vaccinare ci sarebbe un gran bisogno: «Nelle fasce di età in cui abbiamo vaccinato i ricoveri scendono. Nell’ultima settimana sono finite in ospedale 72 persone tra i 40 e i 69 anni. Sapete quante ne abbiamo ricoverate con più di 80 anni? Meno della metà, 30». —
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