In un’intervista a Rolling Stone di una decina anni fa, quando il giornalista domandò a Stephen King quale fosse il suo romanzo preferito, probabilmente la domanda cui nessun romanziere vorrebbe rispondere, lui rispose di getto: il suo preferito era La storia di Lisey perché era un tributo alla moglie Tabitha, un pensiero a chi è sempre stata costretta a vivere nell’ombra di un marito famoso e che, all’improvviso, si ritrova a fare i conti con il vuoto della solitudine e con demoni insidiosi e terribili, annidati nel cuore per chissà quanto e portati allo scoperto da un mondo che si trasforma e si accartoccia come una foglia d’autunno. Quel romanzo, uno dei più belli ma anche uno dei più sottovalutati di King, diventa (finalmente) una serie tv, Lisey’s Story, in arrivo il 4 giugno su Apple TV+.
https://twitter.com/VanityFair/status/1381971085437059078La sceneggiatura è stata curata dallo stesso King, mai troppo felice del destino di molti adattamenti televisivi dei suoi lavori, mentre la regia è stata affidata a Pablo Larraín, il regista cileno in rapidissima ascesa che, dopo i meravigliosi biopic su Pablo Neruda e Jackie Kennedy, si prepara a fare concorrenza a The Crown con Spencer, il film che vede Kristen Stewart nei panni di Lady Diana e in arrivo al cinema il prossimo autunno. Nel frattempo, però, eccolo al lavoro sulla sua prima serie tv, Lisey’s Story, appunto, un thriller che vede il premio Oscar Julienne Moore nei panni di Lisey Landon, una donna forte che, a due anni dalla morte del marito Scott (Clive Owen), si ritroverà a fare i conti con ricordi che aveva cercato di rimuovere e con segreti che rischiano di mettere in dubbio l’immagine che ha sempre avuto dell’uomo che le è stata accanto da tutta la vita. Il cast, completato da Joan Allen, Jennifer Jason Leigh, Dane DeHaan, Ron Cephas Jones e Sung Kang, non è che la ciliegina sulla torta di un progetto ambiziosissimo sul quale i fan nutrono aspettative stellari.
https://www.youtube.com/watch?v=Z3XZbBDFXzYInsieme a Larraín, infatti, a essere coinvolti sono anche la Bad Robot Productions, la casa di produzione di J.J. Abrams, e la Warner Bros. Television, mentre lo stesso King, la protagonista Julienne Moore, Ben Stephenson, Larraín e suo fratello Juan de Dios compaiono come produttori esecutivi. A giudicare dalle prime immagini, sembra che Lisey’s Story confermi l’attenzione del regista per i dettagli, per le cromie, e per l’intimità di una storia che ha milioni di lettori di tutto il mondo aspettano di vedere con ansia. Il fatto che lo scrittore si sia messo all’opera in prima persona dimostra quanto tenga al progetto, e siamo sicuri che, anche stavolta, Apple TV+, ormai più concorrente di HBO che di Netflix per la ricercatezza dei suoi progetti originali e per l’ingaggio di nomi sempre più di grido della Hollywood che conta – da Tom Holland nel meraviglioso Cherry a Justin Theroux che vedremo dal 30 aprile in The Mosquito Coast – non ci deluderà.