La pelle luminosa o glowing delle celebrità è sempre oggetto di discussioni appassionanti. Il segreto che si nasconde dietro i loro bagliori spettacolari è spesso un cosmetico, a base di sostanze che esercitano una spiccata azione schiarente, come hanno dichiarato alcune star d’Oltreoceano. Per Olivia Wilde il segreto è un booster a base di chebula, un superfrutto della tradizione ajurvedica ricco di antiossidanti contenuto nel prodotto di cui parla in un post social, The Chebula Active Immunity Serum di True Botanica, che inoltre contiene bacche di sambuco ricche in vitamina A, C ed E, acido ialuronico ed echinacea antinfiammatoria.
L’arma segreta di Linda Evangelista invece è un prodotto per che la star ha utilizzato per combattere il melasma, Erasa XEP30, che contiene per il 97% Glabridina, una molecola estratta dalla radice di liquirizia che aiuta a illuminare la pelle. L’altro componente chiave che aiuta a schiarire la pelle secondo la star è la Niacinamide, una forma di vitamina B3: «Ho provato di tutto ma da quando lo uso vedo la differenza: incarnato uniforme e pori meno dilatati», ha dichiarato in un’intervista a W magazine. Infine, fa affidamento su maschere di tessuto a base di retinolo Kate Bosworth: «Fanno sembrare il mio viso come se avesse dormito bene tutta la notte. È la migliore soluzione rapida che abbia mai provato».
CI SONO ANCHE ALTRE ALTERNATIVE INTERESSANTI
Vitamina C, niacinamide appartenente al gruppo delle vitamine B e retinolo derivato dalla vitamina A sono le sostanze più gettonate, dunque. E dai risultati garantiti e consolidati, quando l’obiettivo è recuperare luce e radiosità perdute. “Agiscono in due modi: con un’azione illuminante e schiarente superficiale, paragonabile a una sorta di “gomma”, e in profondità, contrastando i meccanismi responsabili delle ipercromie. Oltre all’effetto “flash”, danno risultati decisamente apprezzabili e stabili dopo almeno un mese di utilizzo. Ma non sono gli unici principi attivi realmente efficaci oggi disponibili” spiega Umberto Borellini, cosmetologo. “Le formulazioni dermocosmetiche mirate sono numerose e gli studi su nuovi agenti illuminanti si moltiplicano. All’ultimo Congresso Mondiale di Dermatologia dell’anno scorso, infatti, non sono mancati prodotti cosmetici con componenti altrettanto interessanti”. Ecco gli ingredienti da tenere d’occhio.
VERBASCO TASSO
Il più nuovo ingrediente che promette un incarnato radioso si chiama Verbasco Tasso (Cerbascum Thapsus), una pianta che genere un fiore che racchiude un fitocomplesso con proprietà luminescenti: assorbe le radiazioni UV trasformandole in una nuova sorgente di luce generata dalla pelle stessa che diventa così più luminosa.t
MANDARINO
Gli agrumi sembrano essere una fonte inesauribile di agenti che rendono l’incarnato radioso. In particolare, il mandarino giapponese (Citrus Unshiu) promuove, in vivo e in vitro, una notevole azione sbiancante con doppio meccanismo di azione: diminuzione della produzione di melanina e repressione dell’attività dell’enzima tirosinasi (che causa la pigmentazione in risposta all’esposizione al sole) con l’obiettivo di ostacolare i processi di biosintesi della melanina, i pigmenti che conferiscono colore all’epidermide.
LIQUIRIZIA
Gli estratti della pianta (Glycyrrhiza Glabra), ricchi di glicirrizina, sono usati come agenti depigmentanti: schiariscono le discromie perché limitano la produzione di melanina. Vantano anche proprietà antinfiammatorie e protettive per il contenuto di polifenoli antiossidanti e protettivi e spesso sono inseriti anche nei prodotti lenitivi e disarrossanti.
BAKUCHIOL
Ricavato dalle foglie e dai semi della pianta bakuchi (Psoralea Corylifolia) riduce visibilmente le macchie, soprattutto quelle formatesi in seguito all’esposizione solare ed esercita una spiccata azione calmante. La ricerca scientifica dimostra che offrono anche una serie di benefici anti-età: riduzione di linee e rughe sottili, aumento della compattezza, miglioramento della grana della pelle, ripristino dell’equilibrio della produzione sebacea. Per questi motivi agisce come un retinolo naturale senza averne gli stessi effetti collaterali di sensibilizzazione.
GELSO
Il suo nome botanico è Morus L. ed è una pianta conosciuta per i suoi frutti dolci e succosi (che possono essere neri, bianchi o rossi) dall’aspetto simile a quello delle more di rovo. Gli estratti della radice e delle foglie hanno proprietà antibatteriche e antimicrobiche, e sono in grado di inibire l’attività tirosinasica, mentre una sua molecola, il mulberroside F, è in grado di esercitare un’azione dermoschiarente.
DAL VIGNETO
Tralci, foglie, acini e semi sono una fonte infinita di preziosi agenti che si prendono cura dell’integrità cutanea. In particolare, l’estratto naturale estratto dalla linfa di vite è un potente anti-macchia perché agisce direttamente sulla tirosinasi controllando la produzione della melanina, così come la viniferina coperta da un brevetto esclusivo di Caudalìe. Svolge le stesse funzioni anche l’uva ursina largamente utilizzata in Giappone e in Asia per illuminare l’incarnato grazie al contenuto di arbutina, un derivato dell’idrochinone, potente ingrediente sbiancante utilizzato fino a pochi anni fa anche nelle formulazioni dei cosmetici e oggi vietato, mentre il suo utilizzo è autorizzato solo in ambito medico.