Il prossimo viaggio? Su due ruote sarebbe perfetto: si sta all’aria aperta, ben distanziati, si fa movimento seguendo il proprio ritmo e nel frattempo si scoprono meraviglie. La novità da provare è nella terra dei ciclisti, l’Emilia Romagna, dove è appena stata inaugurata la Ciclovia del Sole: un nuovo tratto adatto ad appassionati e principianti, completamente pianeggiante, sull’ex ferrovia Bologna-Verona: va da Mirandola (Modena) a Sala Bolognese (Bologna), su un tratto costruito a fine ‘800 e poi sospeso nel 2005, che ora si trasforma in un nuovo paradiso per gli amanti della bici.
In tutto 46 chilometri tra otto comuni – realizzati in due anni dalla Città metropolitana di Bologna con un costo di 5 milioni di euro, grazie al finanziamento del Ministero dell’Ambiente e alla disponibilità di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) che ha concesso l’uso del tracciato – la nuova Ciclovia non solo consentirà di entrare nel cuore dell’Emilia, ma anche di arrivare (letteralmente) in capo al mondo: il nuovo tratto, infatti, fa parte dell’itinerario ciclabile europeo Eurovelo7 che va da Capo Nord a Malta attraversando nove Paesi – Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Malta oltre all’Italia – per 7400 chilometri complessivi.
Un itinerario che gli esperti prima o poi sognano di fare per intero, ma per ora già percorrere solo questi nuovi 46 chilometri dà grande soddisfazione perché la Ciclovia del Sole attraversa campagne meravigliose e borghi per il viaggio slow perfetto fatto di arte, architettura, storia, cibo spettacolare. Cominciando dal punto di partenza, e cioè Mirandola, nella bassa modenese, nota per il suo centro storico rinascimentale e tra le alte cose anche per essere il luogo in cui è nato il filosofo umanista Giovanni Pico. Da qui poi si prosegue verso San Felice sul Panaro, ex feudo della Grancontessa Matilde di Canossa, per pedalare tra i bei suoi palazzi signorili e poi tra le residenze padronali del XVIII secolo affacciate sul Panaro di Camposanto. La tappa successiva sono i portici di Crevalcore, poi San Giovanni in Persiceto dove sta per aprire anche uno dei primi Bed&Bike dell’Emilia Romagna dove i ciclisti avranno tutto ciò che serve per riparare la bici e riposarsi. Si arriva poi ad Anzola, che vale una sosta anche per visitare i resti di un villaggio dell’età del bronzo e per le pievi medievali, prima della tappa finale: le sponde dei fiumi e dei canali di Sala Bolognese, da dove parte un collegamento con Bologna.
Tutto questo su sentieri perfettamente battuti e segnalati, compresi ponti completamenti riqualificati, con piazzole di sosta illuminate e dotate anche di wi-fi e kit di riparazione, una segnaletica specifica per i biker e 22 totem turistici che indicano dove fermarsi e cosa fare per non perdere il meglio.
Solo l’inizio: il tratto appena completato della Ciclovia del Sole, infatti, fa parte di un progetto ancora più ambizioso, che arriverà fino a Firenze e a Verona con tracciati in gran parte già finanziati, per 392 chilometri complessivi. Intanto, chi vuole, a Firenze e Verona può arrivarci comunque in bici su tratti a basso scorrimento, così come si può arrivare in bici da Verona a Bolzano, dove esiste già da diversi anni una ciclovia che corre lungo il fiume Adige, sulla quale proseguirà quella del Sole.
L’invito a provare è decisamente invitante, specie ora in tempi di Covid in cui i viaggi all’aria aperta sono quelli che ci fanno sentire più sicuri, ma la Ciclovia del Sole è anche tanto altro: un’infrastruttura strategica per lo sviluppo del territorio in chiave sostenibile, la prova che anche la lentezza genera economia. Nella gallery sopra le prime foto del percorso, inaugurato dal CT della nazionale di ciclismo italiana e presidente di Apt Emilia-Romagna Davide Cassani