Un bel primo round, un buon pomeriggio. Vale la pena sottolinearlo, nel tennis in gonnella tricolore certe giornate ultimamente capitano piuttosto di rado. Non sarà un torneo di primissimo lignaggio, faranno notare i molti critici, ma da qualche parte bisogna pur ripartire. Sara Errani, peraltro, non fortunatissima al momento del sorteggio, ha battuto in due set Sara Sorribes Tormo, seconda testa di serie in gara recentemente approdata ai quarti di finale del torneo di Miami. Uno scalpo dal sapore vintage per Sarita, contro una collega certo maggiorente a proprio agio sulla polvere di mattone nonostante la trasvolata sul veloce, veloce per modo di dire, della Florida.
Due giocatrici dallo stile affine, seppur in momenti della carriera agli antipodi, e infatti ne è emersa una zuffa tirata, non priva di errori, costruita su scambi interminabili ed estenuanti, la cui soglia media si è assestata ben sopra i venti colpi. Non imprevedibilmente, il servizio non solo non ha costituito un fattore, ma si è rivelato un rompicapo irrisolvibile per chi l’aveva di volta in volta a disposizione. Di non risibile importanza si è infatti rivelato il turno in battuta conservato da Errani nel gioco inaugurale, che ha preceduto sei break consecutivi, due dei quali concessi da Sorribes con altrettanti, sintomatici, doppi falli finali. In una gara mai davvero nella disponibilità della giocatrice di volta in volta in vantaggio, la spagnola ha messo la testa avanti sul cinque quattro, ma, incapace di capitalizzare, ha subìto il controsorpasso di Sarita, la quale ha chiuso la frazione al dodicesimo gioco approfittando, guarda un po’, di un doppio fallo dell’omonima sul set point.
Nel secondo set, per una mezz’oretta, si è potuta ammirare un’Errani che avevamo dimenticato: pugnace, ma quello non aveva mai smesso di esserlo, abilissima a sfruttare ogni trucchetto vincente sul rosso, con una spolverata di soluzioni di tocco davvero raffinate. Complice la presumibile stanchezza di Sorribes, la romagnola è volata sul cinque-uno, ma non ha voluto privare gli spettatori di uno psicodramma in coda all’incontro: la favorita ha lasciato andare il braccio, insinuato il tarlo della paura nella Nostra e rimontato fino al pareggio sul cinque pari. Quando quotisti e tifosi non avrebbero escluso il ribaltone, Errani ha ripreso colore all’improvviso, e ha finito per vincere i due giochi finali, raccogliendo sul match point un erroraccio di Sorribes al volo.
Per Sarita, attesa al secondo round da Aliona Bolsova, un’ottima vittoria, che ben si accompagna all’altro successo italiano della giornata, quello raccolto da Giulia Gatto-Monticone contro Astra Sharma, già finalista nel torneo della capitale colombiana due anni fa. Perso il primo set, la trentatreenne torinese ha rischiato grosso nel secondo, vinto in volata dopo aver sprecato un vantaggio di quattro a uno, ma nella terza frazione Giulia ha esibito un tennis luminoso, dominando una rivale molto pericolosa nelle condizioni di gioco in altura e finendo per guadagnare con merito la terza vittoria in carriera in un tabellone principale del Tour maggiore. La sua corsa a Bogotà prosegue: il prossimo ostacolo ha le sembianze di Tamara Zidansek, slovena molto a suo agio sulla terra rossa che oggi ha battuto in due, con tanto di bagel, Anna Kalinskaya.
Risultati:
[3] A. Rus b. I. Bara 6-4 5-7 6-4
S. Errani b. [2] S. Sorribes Tormo 7-5 7-5
[Q] G. Gatto-Monticone b. A. Sharma 4-6 7-5 6-1
[5] T. Zidansek b. A. Kalinskaya 6-0 7-5
[Q] H. Tan vs M. Buzarnescu
[7] T. Martincova vs L. Kung
[WC] M. C. Osorio Serrano vs S. Vickery
[4] C. Tauson vs [Q] D. Seguel
[Q] L. Arruabarrena vs [WC] J. Plazas
