Ashleigh Barty ha vinto il terzo match al terzo su quattro disputati, finendo per battere Aryna Sabalenka con il punteggio di 6-4 6-7 (5) 6-3 in due ore e 16 minuti dopo essere stata a due punti dalla vittoria nel tie-break del secondo; i confronti diretti fra le due sono ora sul 3-3.
La vittoria dell’australiana allontana ulteriormente il possibile sorpasso in vetta al ranking da parte di Naomi Osaka (che ha assistito al match): ora la giapponese dovrà necessariamente vincere il titolo e al contempo sperare in una sconfitta di Barty con la vincente di Svitolina-Sevastova.
PRIMO SET – In un match fra sopravvissute (la tds N.1 ha salvato match point al secondo turno con Kucova, Sabalenka ha fatto lo stesso con Pironkova), Barty ha risposto da vicino fin dall’inizio, cercando di rubare il tempo ai colpi potenti della bielorussa, attaccandola primariamente sul rovescio e tentando di allungare gli scambi con traiettorie più lavorate e con servizi più precisi che potenti. Anche un po’ di amarcord stilistico ad inizio partita: sull’1-2, l’australiana ha giocato un attacco tagliato e sul lob dell’avversaria si è inerpicata in una volée alta in arretramento che si è adagiata, non è dato sapere quanto volontariamente ma di sicuro imparabilmente, subito dopo la rete:
Nel sesto game, però, Sabalenka ha iniziato a leggere le traiettorie del servizio di Barty sul suo rovescio, salendo 0-40 con una risposta bimane lungolinea vincente e uno slice che ha sorpreso l’australiana. Barty ha però servito benissimo sulle palle break, salvando la seconda e la terza andando al dritto della tds N.7 per poi mettere i piedi dentro al campo.
La bielorussa, di contro, si è girata di dritto spesso e volentieri, e ha trovato diversi punti diretti, soprattutto da sinistra. Sul 4-4, però, si è fatta rimontare da 40-15, palesando qualche limite quando ha dovuto colpire in movimento, e ha concesso il break con due doppi falli da sinistra intervallati da un dritto in rete. Barty è quindi riuscita a chiudere il set continuando a far allungare Sabalenka sul dritto, chiudendo con 17 su 20 con la prima.
SECONDO SET – Sabalenka ha aperto il secondo set con qualche altra indecisione, gestendo male uno slice di Barty e concedendo la parità con un altro doppio fallo, ma è riuscita a cavarsi d’impaccio con delle soluzioni di forza. Dopo qualche tentennamento, la bielorussa ha ripreso a spingere anche in risposta, ma la campionessa uscente ha progressivamente alzato il livello, dando l’idea di sapere sempre cosa fare. Si è quindi assistito al momento migliore della partita, con entrambe capaci di far valere le proprie migliori qualità e Sabalenka quasi intoccabile al servizio con 15 punti su 17 fatti con la prima (avrebbe poi finito il set a 24 su 28).
A quel punto, Barty ha avuto un passaggio a vuoto: sul 2-3, 40-15 ha commesso un paio d’errori e sbagliato completamente un attacco, regalando una palla break a Sabalenka; si è però salvata con un gran punto chiuso a rete dopo l’ennesimo attacco in back lungolinea prima di trovare una splendida smorzata. L’inerzia del parziale era però cambiata, e nel turno successivo di risposta Sabalenka ha trovato altre due opportunità con un fantastico dritto in corsa, ma Barty ha infilato due servizi esterni vincenti. La bielorussa non si è data per vinta e se n’è guadagnata una terza con una risposta vincente di dritto, ma Ash ha manovrato alla perfezione con il dritto, vincendo lo scambio in sicurezza prima di tenere per il 4-4.
Nel game successivo la tds N.7 si è rialzata dallo 0-30, l’ultimo spiraglio di una delle due prima del tie-break, o quasi: Sabalenka ha infatti rimontato da 40-15 nel dodicesimo gioco grazie a due vincenti belluini, ma Barty ha immediatamente messo a segno un ace portando la contesa al gioco di spareggio. Lì Sabalenka ha regalato il mini-break per il 3-1 Barty sparando un dritto a campo aperto in corridoio, ma l’ha recuperato in virtù di un errore di dritto della N.1 WTA, portandosi sul 4-4. A quel punto è arrivato un doppio fallo esiziale della bielorussa, che però ha spinto indefessamente in risposta e trovato un vincente di dritto e un buon attacco su cui Barty ha sbagliato il passante concedendo un set point; anche lo slice successivo dell’australiana è finito in corridoio, e la partita si è così diretta al set decisivo.
TERZO SET – Dopo una pausa dettata dalla heat rule, Sabalenka ha ripreso a menare fendenti senza posa, sbagliando però un po’ di più e salvandosi dallo 0-30 nel quarto gioco solo grazie a quattro servizi di intemerata violenza. Barty è invece stata brava a dare sempre costrutto ai propri tagli e a rimanere reattiva in uscita dal servizio, rintuzzando i tentativi di foto da calcio balilla dell’avversaria, e sul 3-2 in suo favore si è procurata le prime palle break da fine primo set quando Sabalenka ha sbagliato uno smash da fondo per il 15-40. La bielorussa si è però salvata con due dritti lungolinea, il secondo dei quali in corsa per il suo vincente N.40 del match, e si è portata sul 3-3.
A quel punto, però, la partita si è conclusa con un inaspettato anticlimax, un peccato per un match di questo livello: alla fine del sesto gioco, infatti, la bielorussa ha visibilmente accusato un problema fisico, e ha fatto solo un punto negli ultimi tre game, trovandosi sullo 0-40 nell’ottavo; stavolta Barty non ha esitato e ha messo a segno la risposta di dritto che l’ha mandata a servire per il match, chiuso ancora una volta a zero con un ace e un servizio vincente che hanno suggellato un parziale di 12-1.