Torna l’appuntamento con Atlethics2U, il programma a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport, dedicato al mondo dell’atletica leggera. Ospite ai nostri microfoni, il tecnico del gruppo sportivo dei Carabinieri ed ex campione di getto del peso, Paolo Dal Soglio. Cosa vuol dire per un ex atleta assumere il ruolo da allenatore? Per Dal Soglio, l’energia in entrambi i ruoli, resta la stessa: “Credevo fossero due cose totalmente diverse, e invece c’è la stessa energia. Mi sembra di essere in pedana con i miei atleti che lanciano. A volte vivo in modo troppo nervoso questa euforia e l’emozione per la gara. Emozione che tendo a nascondere e a trattenere per non condizionare la gara dei ragazzi”.
Dal Soglio è il tecnico di Leonardo Fabbri da poco più di due anni. Insieme, hanno un grande obiettivo da raggiungere, Parigi 2024: “Io e Leo lavoriamo insieme da un paio d’anni, il nostro obiettivo, nonostante ci sia Tokyo di mezzo, è Parigi 2024. Il percorso di un lanciatore non lo puoi racchiudere in 2 o 3 anni, ma bisogna spostarlo almeno di 4 o 6, facendo tappe per prendere appunti e migliorare. Allenarsi sempre con il proprio allenatore – continua – non aiuta, per questo a volte vengono coinvolti altri atleti, per crescere”.
Dal Soglio spiega anche il suo rapporto con Fabbri: “Il nostro è innanzitutto un rapporto di amicizia. Ogni tanto mi arrabbio, ma è normale confrontarsi animatamente quando si vive insieme. Leo ha sempre il sorriso in viso, ed è un lato del suo carattere che apprezzo molto. Perché sorride anche quando sbaglia. Lui ascolta ed esegue. Bisogna controllarlo negli hobby, ma migliora giorno per giorno e si sta impegnando moltissimo. Devo essere solo che contento”.
Questo e molto altro, nella video intervista integrale.
Foto: FIDAL/Colombo
