CAERANO. Quest’anno è meglio che non cerchiate Giorgio Sernagiotto nei weekend. Un messaggino mandateglielo pure, ma se chiamate, sarà facile che troviate sempre occupato: fra Europeo e Mondiale endurance avrà pochissimo tempo libero.
Il pilota da quattro 24 Ore di Le Mans dividerà i suoi impegni fra Cetilar racing e Iron Lynx, il team italiano al via dello European Le Mans Series con tre Ferrari 488 GTE Evo. Una sarà anche di Serna: avrà il numero 60 e la condividerà con Paolo Ruberti (veronese con alle spalle 8 Le Mans e le medaglie d’argento di classe GT2 del 2008 e 2009) e Claudio Schiavoni. La sua stagione inizierà fra tre settimane con la 4 Ore di Barcellona al Montmelò, valida per l’Elms. Sarà allora che per la prima volta dopo tanti anni Sernagiotto salirà di nuovo su una vettura del Cavallino Rampante in gara.
L’Europeo lo porterà poi a Zeltweg, Le Castellet, Monza, Spa e Portimao. Tutte grandi piste, tutti nomi che hanno fatto la storia del motorsport. Ma questo programma si aggiungerà all’altro, quello del Mondiale con Cetilar racing. Dopo la dolorosa esperienza della 24 Ore di Daytona (vittoria di classe a portata di mano rovinata dalla rottura del cambio), le strade di Cetilar e della Dallara P217 si sono separate. Ormai manca solo l’ufficialità, ma nel paddock lo sa anche l’asfalto: Cetilar correrà con le Ferrari 488 GTE Evo gestite da AF Corse.
Insomma: Sernagiotto quest’anno sarà al via di almeno dodici gare e in tutte guiderà lo stesso modello di macchina. Avrà modo di impararne tutti i segreti e di usare tempo e chilometri in più per sistemarla, un vantaggio per cui qualsiasi pilota sarebbe disposto a firmare col sangue: «Era da tempo che sognavo di correre così tanto e ad alto livello. Sono veramente felice», diceva il caeranese dopo l’annuncio ufficiale del programma targato Iron Lynx, il team che schiera altre due Ferrari nell’Europeo oltre a quella di Serna e altre due ancora le ha iscritte al Mondiale.
Serna ha già provato la Ferrari 488 GTE Evo nei test condotti da Iron Lynx a Le Castellet a metà marzo. Le tre giornate le ha riassunte in un hashtag per i suoi social: #tantaroba. Tanta roba sì, ma le differenze rispetto alla Dallara Lmp2 ci sono: «Non di motore, che è davvero impressionante. La differenza la si sente soprattutto in curva: con i prototipi potevamo entrarci più forte, ma mi ha davvero stupito la trazione della Ferrari. Se non ci fosse il balance of performance nelle vetture GT, sarebbe un missile», racconta Sernagiotto.
Se prima era scettico, ora la prospettiva di avere una classe GT iridata con Ferrari, Porsche e Aston Martin e un totale di 17 vetture ai nastri di partenza lo lascia estasiato. Il Mondiale partirà da Spa due settimane dopo l’Europeo. Non mancheranno Portimao, Monza (dove torna la 1000 chilometri anche se si chiamerà “6 Ore di Monza”), Fuji e Bahrain. Manca qualcosa? Sì: Le Mans, ma non a caso. L’estremo tentativo portato avanti dagli organizzatori dell’Aco per avere una 24 Ore col pubblico li ha portati a spostarla al 21-22 agosto.
Dopo l’edizione di settembre dell’anno scorso (prima volta da 52 anni), ecco un nuovo record: in 98 anni di storia non era mai successo che la corsa della Sarthe fosse fissata in agosto. Oggi alle 19 la diretta streaming su Facebook con l’annuncio del programma iridato di Cetilar racing: la si potrà vedere sulla loro pagina Fb. —
