Nel pomeriggio di domenica inizia ad aumentare l’afflusso di anziani e insegnanti per la somministrazione sino alle code serali. Ampliati i parcheggi e arruolati nuovi medici
PADOVA. Ancora caos, code, disguidi e lamentele in Fiera a Padova dopo i disagi e le scuse, e le promesse di riorganizzazione) di appena pochi giorni prima.
Domenica 28 marzo, tutto fila via liscio sino al pomeriggio, quando si riprongono puntuali i problemi già denunciati al venerdì.
Fuori dal padiglione 6, quello adibito a sede vaccinale, ci sono almeno 250 persone in fila. Altre 100 sono all’interno - lungo il serpentone allestito da ieri mattina per agevolare l’afflusso - e attendono l’anamnesi e l’accesso agli ambulatori. Non si può parlare di attesa snervante ma comunque i tempi non sono trascurabili.
Intorno a sera (si lavora fino alle 23, e pure oggi) la coda si riduce, ma neanche troppo: per evitare di intasare l’ingresso al parcheggio del padiglione, la colonna viene spostata e orientata in un altro senso.
Ancora resse notturne in Fiera a Padova per le vaccinazioni Covidfoto da Quotidiani localiQuotidiani locali
Sulla logistica interviene direttamente il Comune, che fa aprire il parcheggio attiguo al padiglione 6 e i posti a disposizione salgono così da 500 a 1.400. Arriva sul posto anche il sindaco Sergio Giordani. L’Usl 6, dal canto suo, interviene invece su chi opera all’interno del punto vaccinale: alle 16 vengono richiesti rinforzi, come spiega il direttore generale Paolo Fortuna.
Ma perché?
A causare l’afflusso notevole è probabilmente la somma di più fattori. Sia sabato sera che ieri mattina l’Usl 6 ha diffuso, a mezzo web, annunci che ribadivano la disponibilità di dosi (2.000 sabato e 1.000 ieri) e invitavano a prenotare la seduta. Nel pomeriggio, inoltre, la possibilità di vaccinarsi è stata estesa anche alla classe 1946.