BELLUNO. La pandemia non ferma la voglia di bicicletta e di avere un punto di riferimento nella battaglia in favore di politiche attente alla mobilità sostenibile e all’ambiente. Il dato emerge dal numero dei tesserati alla Federazione italiana ambiente e bicicletta di Belluno, che si appresta a riunirsi in due assemblee, straordinaria e ordinaria lunedì alle 20. 45, per approvare le modifiche allo statuto rese necessarie dalla riforma del Terzo settore e fare il punto sulle attività svolte nel 2020 e quelle da portare avanti nel nuovo anno.
«Il Covid ha stravolto le nostre attività, come ha stravolto la vita di ogni persona», spiega Pierluigi Trevisan, presidente di Fiab Belluno, «ma quest’ultimo anno ci ha permesso anche di aprire delle prospettive nuove e molto interessanti: a partire dalla comunicazione per arrivare al focus verso il locale, e quindi il Bellunese, divenuto molto più presente in ogni nostra azione».
Il risultato, per ora, è di ben 140 tesserati certi, un numero difficilmente auspicabile dopo un anno come quello trascorso: «Ammetto che temevamo una flessione molto importante», continua Trevisan, «invece i numeri dell’anno scorso erano di poco superiori e teniamo conto che non ci è stato possibile organizzare la cena sociale, i gazebi e gli altri eventi che normalmente ci aiutano a raccogliere nuovi soci».
Il gruppo ha dovuto forzatamente rinunciare alle consuete gite fuori provincia e fuori regione, che prevedevano lo spostamento in corriera, ma questo non ha fatto demordere la dirigenza Fiab, che si è subito adattata alla nuova realtà: «Può sembrare strano da dire, ma la pandemia ha fatto crescere e maturare la nostra associazione», continua Trevisan, «non potendo andare lontano, per tutta la bella stagione del 2020 abbiamo esplorato al Valbelluna in lungo e in largo, aggiungendo anche le pedalate del mercoledì a quelle della domenica. Questo è servito, e servirà ancora di più appena potremo riprendere l’attività quest’anno, per far fronte alla mancanza di movimento di tante persone costrette a casa per mesi, che magari lavorano in smart working e cominciano ad assumere uno stile di vita tutt’altro che salutare».
Belle e fruttuose, inoltre, le collaborazioni portate avanti da Fiab con le guide del Mazarol e le guide del Bellunese, che hanno aggiunto interessanti aspetti storico-artistici alle uscite programmate: «Abbiamo intenzione di proseguire questo genere di eventi congiunti anche nel 2021», annuncia Trevisan, «così come non mancheranno nuovi incontri della nostra rassegna “Pedali e altre storie”, che quest’anno ci ha proiettati verso l’online con un grandissimo successo di pubblico, esperienza della quale faremo tesoro anche dopo il Covid per poter ospitare personaggi anche da molto lontano».
Il prossimo futuro, intanto, vedrà la Fiab impegnata nel suo progetto più ambizioso per la città: la Bicipolitana. Sul quale ha trovato una sponda importante nel Comune. «Notiamo un grande interesse da parte dell’assessore Simiele e una gran voglia di portare a termine questo e altri progetti», commenta con soddisfazione il presidente di Fiab Belluno, «i due principali obiettivi dell’associazione per i prossimi due anni saranno la realizzazione della Bicipolitana e di un collegamento ciclabile sicuro con Feltre attraverso l’anello della Valbelluna».
Proprio riguardo l’opera pensata per unire le due città bellunesi lungo le sponde del Piave l’associazione si è data molto da fare nell’ultimo anno, portando a casa nuove rassicurazioni da parte degli amministratori locali: «Recentemente Ivan Minella, primo cittadino di Santa Giustina, ci ha fatto sapere che i cantieri dei lavori relativi alla ciclabile nel suo territorio stanno per cominciare», conclude Trevisan, «speriamo che quest’anno la Grande pedalata della Valbelluna possa svolgersi in piena regola, magari grazie a un numero sempre maggiore di vaccinati anche tra gli amanti della bici». —