TREVISO. Centralini del Cup sommersi dalle telefonate e grande attesa per la decisione sul destino del siero AstraZeneca che oggi 18 marzo potrebbe essere sbloccato. Da questo dipenderà il futuro della campagna di profilassi nella Marca, dove da lunedì 22 si procede a scartamento ridotto, continuando a garantire il siero Pfizer e Moderna per over 80, oncologici e operatori dell’area disabilità, mentre è ferma la profilassi di personale scolastico, forze dell’ordine e popolazione dai 79 anni in giù prevista con il siero sospeso. Nel caso di via libera, la somministrazione di AstraZeneca non riprenderà prima di domani 19 marzo nella Marca: oltre 7.000 le dosi da riprogrammare.
«Se torneremo alle 9.000 dosi di AstraZeneca a settimana ci vorranno dieci giorni per recuperare il pregresso» prevedere il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi. Nel frattempo, l’azienda sanitaria sta lavorando per rendere più fluido l’accesso agli appuntamenti vaccinali.
«Tutti i cittadini saranno convocati con chiamata telefonica o sms» sottolinea Benazzi «al vaglio abbiamo anche una piattaforma telematica, ma non devono chiamare il Cup. Saremo noi a chiamarli per fissare data e ora dell’appuntamento al Vax Point».
Vaccino last minute
Per gli over 80 e i soggetti fragili che ancora devono fare la prima dose (Pfizer o Moderna) l’Ulss 2 punta a redigere delle liste di riserva “last minute”. «Un elenco di “riservisti” pronti a presentarsi ai Vax Point nel giro di un’ora dalla convocazione», spiega Benazzi, «stiamo stilando insieme ai reparti una serie di liste di soggetti fragili cardiologici, con insufficienza renale, diabete di tipo 1 che potranno essere chiamati con questa formula».
Profilassi di massa
Per la popolazione dai 18 ai 79 anni, senza patologie e candidata a ricevere AstraZeneca (una volta riammesso) o Johnson&Johson (in arrivo tra marzo e aprile) verrà redatta una lista per categorie. «Devo sentirmi con il presidente dell’Ascom, vogliamo coinvolgere le cassiere dei supermercati, la Protezione civile, gli autisti Mom e per disabili, uffici pubblici» aggiunge il dg.
Cup intasati
Nel frattempo, linee telefoniche roventi all’Ulss 2. Centinaia di cittadini stanno cercando informazioni per capire il da farsi. Tra questi i 17.432 trevigiani che hanno ottenuto la prima dose di AstraZeneca e vogliono avere informazioni sul richiamo. Ma anche pazienti fragili e under 80 che attendono il loro turno o vorrebbero offrirsi per essere inseriti nelle liste di riserva annunciate dall’autorità sanitaria.
Emblematica la vicenda di Edoardo Padovan di San Polo di Piave. «Dopo 46 telefonate fatte da lunedì 15 marzo a ieri al numero predisposto dall'Ulss , sono riuscito finalmente a mettermi in contatto mi auguro che la quintultima posizione nazionale sulle vaccinazioni del Veneto, possa solo migliorare».
L’Ulss 2 ribadisce che gli appuntamenti vengono da lei comunicati ad ogni interessato e non viceversa. —
