UDINE. Tutto come a dicembre, prima delle limitazioni in vista delle festività varate dal Governo e quando il Friuli Venezia Giulia si trovava in quella che potremmo definire come una zona “giallo plus” e che la nostra Regione, dopo l’Epifania, ha assaggiato fino al 17 gennaio.
La nuova ordinanza di Massimiliano Fedriga, che entrerà in vigore domani in parallelo con l’addio alla fascia arancione, ricalcherà infatti nei contenuti, tranne per alcune parti, quella varata a inizio dicembre e figlia della concezione secondo la quale la zona gialla non dovrà trasformarsi in una sorta di «liberi tutti» che la regione non può ancora permettersi dato soprattutto il tasso di occupazione, sempre elevato nonostante i miglioramenti delle ultime settimane, degli ospedali.
PER APPROFONDIRE
Ricordando che, in base alle disposizioni nazionali in materia, le Regioni possono emanare esclusivamente provvedimenti maggiormente restrittivi rispetto a quanto stabilito dal Governo, da domani in Friuli Venezia Giulia ritornerà l’obbligo per bar, ristoranti, pub e quant’altro di servire le persone soltanto sedute – dentro e fuori dai locali – a partire dalle 11.
Una scelta di compromesso, quella dell’orario, presa da una parte per cercare di salvaguardare l’attività di quei bar che, magari posizionati nelle zone limitrofe agli uffici pubblici e privati, vivono del caffè “al volo” oppure delle colazioni mattutine e, dall’altra, per evitare che si possano creare eccessivi capannelli di persone nei locali stessi. Resterà sempre vietato, inoltre, qualsiasi tipo di assembramento all’esterno. I servizi di ristorazione, poi, dovranno esporre all’ingresso un cartello indicante il numero massimo di persone ammesse nel locale ed evitare l’ingresso di ulteriori clienti qualora questa quota fosse raggiunta.
E se verrà confermato, come peraltro già previsto a livello statale, l’obbligo di indossare la mascherina sia al chiuso sia all’aperto, e pure in caso di utilizzo di mezzi privati se a bordo non ci sono soltanto conviventi, verrà invece cancellata la vecchia disposizione che prevedeva come l’accesso ai negozi di generi alimentari sia consentito a una sola persona per nucleo familiare, salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà motoria oppure minori di età inferiore ai 14 anni.
Come stabilito a livello governativo, e già contenuto nelle linee guida nazionali per cui Fedriga non lo ripete nella sua ordinanza, tutti gli esercizi di commercio al dettaglio, per i locali con una superficie fino a 40 metri quadrati sarà consentito l’accesso a un solo cliente per volta, mentre per i locali con una superficie superiore a questa soglia verrà autorizzato l’accesso di un cliente ogni 20 metri quadrati.
Tutti i punti vendita, esattamente come per bar e ristoranti, dovranno esporre all’ingresso del negozio un cartello indicante il numero massimo di clienti ammessi nel locale ed evitare l’ingresso di ulteriori clienti qualora questo tetto venisse raggiunto.
Via libera, andando oltre, anche a un paio di raccomandazioni. Nel dettaglio parliamo di quella che invita a non utilizzare mezzi di trasporto pubblico salvo che per necessità non espletabili con altre modalità e di quella che spinge a svolgere attività sportiva, motoria e passeggiate all’aperto in aree solitamente non affollate. Scomparirà, rispetto al recente passato, invece, la raccomandazione di non recarsi a trovare nuclei familiari diversi in virtù del fatto che sia stato lo stesso Governo a confermare, dopo Natale, la possibilità di fare visita ad amici oppure parenti, fino a un massimo di due persone e una volta al giorno, all’interno della Regione oppure del Comune di residenza.
Nessuna raccomandazione, infine, nemmeno a riservare l’accesso nei punti vendita di grande distribuzione agli over 65 dalle 10 alle 12.
