Una delle sfilate d'alta moda più attese è stata proprio quella di Fendi che segna il debutto del Direttore Creativo Kim Jones per le collezioni Couture e Prêt-à-porter Donna. Come ha raccontato a Olivia Singer, nella sua intervista per Vogue Uk, “Questa prima collezione mi sembra quasi autobiografica. Le cose da cui ho preso spunto sono molto personali”. Vinti i premi più importanti del settore moda, il creativo ha portato nella Maison romana una spiccata sensibilità che non rinuncia all'audacia, qualità già apprezzate da modelle come Bella Hadid, Naomi Campbell e Kate Moss, nonché presenti alla sfilata haute couture primavera estate 2021.
Kim Jones ha trasformato il lock down in un'occasione per guardare dentro di sé, e questi abiti sono l'akmḗ di una profonda introspezione, sollecitato dal suo rifugio nel Sussex, a due passi dalla casa di Virginia Woolf.
La collezione haute couture è un viaggio estetico che parte dalle pagine di Orlando (ricordiamo che è stato il tema scelto per il Met Gala del 2020), un'appassionata lettera d'amore della suddetta scrittrice indirizzata a Vita Sackville-West. Il romanzo condensa tanti e diversi argomenti che lo stilista di Fendi ha voluto trattare attraverso i capi e accessori (inclusi i gioielli disegnati da Delfina Delettrez Fendi): ogni elemento racconta lo scorrere del tempo, l'identità frantumata, il maschile e femminile. Ogni look è stato pensato e creato per chi lo avrebbe indossato, inclusa la bellissima Demi Moore che ha aperto la sfilata. La sfilata Fendi, e firmata da Kim Jones, è la naturale e inevitabile evoluzione della haute couture moderna: un'infinita storia d'amore tra moda e creatività.