A capo della banda un personaggio con precedenti per estorsioni ed usura. Sono 19 le persone indagate, tre degli arrestati percepivano reddito di cittadinanza dichiarando di non avere redditi, o di avere introiti irrisori.
MODENA Bancarotta fraudolenta, associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indefinita di delitti di natura fiscale, fallimentare e trasferimento fraudolento di valori. Sono queste le accuse che a vario titolo sono costate, nelle prime ore del 26 gennaio, l'arresto per 13 persone di cui una in carcere, una agli arresti domiciliari e 11 obbligate a presentazione alla polizia giudiziaria.
Ad eseguire i proggetimenti disposti dal magistrato Di Giorgio gli uomini del comando della Guarda di finanza di Modena.
Contestualmente, oltre ad una serie di perquisizioni, sono stati confiscati beni per un milione di euro, corrispondente al profitto dei reati fiscali contestati,.
Al centro dell'inchiesta, .coordinate dal sostituto procuratore Claudia Natalini– un gruppo criminale composto da soggetti di origini modenesi, irsinesi e campane, operanti nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma specializzati nell’acquisizione indebita di profitti e vantaggi derivati dal fallimento di aziende in difficoltà.
Le attività investigative condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena" sono state avviate approfondendo la vicenda del fallimento di un’azienda operante nella Bassa modenese - spiega una nota della Finanza - mediante attività di intercettazione telefonica ed ambientale, pedinamenti anche attraverso l’uso di sistemi di rilevamento satellitari (G.P.S.), oltre che dallo svolgimento di ampie indagini finanziarie e dall’approfondimento di copiosa documentazione e materiale informativo oggetto di sequestro nel corso delle perquisizioni eseguite nel maggio del 2019".
Gli accertamenti si sono sviluppati lungo due filoni principali.
Il primo ha consentito di scoprire e segnalare all’autorità giudiziaria competente i responsabili del fallimento di diverse società,operanti prevalentemente nel settore edile, in relazione alla distrazione del patrimonio aziendale allo scopo di arrecare pregiudizio ai creditori per diverse centinaia di migliaia di euro, ed alla sottrazione e distruzione della documentazione contabile in modo da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari dell’azienda fallita.
Il secondo filone investigativo ha rivelato l’esistenza di un’associazione a delinquere con lo scopo di trasferimento denaro e beni al capo dell’organizzazione criminale, vale a dire un noto pregiudicato modenese dedito in passato ad attività criminali quali estorsione ed usura (si tratta di A.R. 46 anni), già colpito da misura di prevenzione antimafia, e oggi arrestato e portato in carcere.
Contestualmente sono stati commessi una serie di reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto(quali dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistentinonché mediante interposizioni societarie fittizie ed indebite compensazionidi crediti inesistenti)
Durante le perquisizioni sono state sequestrate anche armi da fuoco a disposizione di alcuni componenti della banda. Sono in tutto.Diciannovele persone complessivamente indagate. Dagli accertamenti è anche emerso che tre dei 13 soggetti arrestati godevano Reddito di Cittadinanza, avendo dichiarato di non essere titolari di alcun tipo di reddito o di percepire redditi irrisori.
Nei confronti di queste persone sono state avviate le procedure per la revoca del beneficio