SEREN DEL GRAPPA. È stato firmato l’accordo tra il Commissariato generale per le onoranze ai caduti e la Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale della presidenza del Consiglio dei Ministri per la demolizione della ex base Nato, degli edifici annessi e del traliccio presso il Sacrario Militare di Cima Grappa. Le demolizioni sono previste nell’ambito del progetto relativo ai lavori di restauro conservativo del Sacrario Militare di Cima Grappa. La demolizione si configura anche come propulsore per l’attuazione degli ulteriori interventi indicati nel progetto di restauro conservativo del Sacrario, in particolare per quelli che prevedono la realizzazione di una nuova ricettività turistica coerente con le esigenze paesaggistiche del sito.
L’intesa – che consentirà di procedere alla riqualificazione ambientale della zona sacra del massiccio del Grappa – è stata sottoscritta ieri mattina (23 dicembre) in videoconferenza dal direttore della direzione lavori e demanio Gianpaolo Franchi e dalla coordinatrice della struttura di missione della presidenza del Consiglio dei Ministri Mariangela Valenti.
In base all’accordo, il Ministero della Difesa si impegna ad elaborare la progettazione degli interventi con risorse interne al Commissariato Generale e fornire assetti militari dell’Esercito per la demolizione mentre la Struttura di Missione si farà carico degli oneri finanziari per l’attuazione dell’intervento nonché dell’espletamento delle procedure amministrative necessarie all’individuazione dell’operatore economico per le attività di smaltimento dei materiali di risulta.
Quella della demolizione dell’ex base Nato, ultima eredità della guerra fredda sul Massiccio del Grappa, è una vicenda partita sette anni fa e che avrebbe dovuto concludersi già nel 2018, ma che per una serie di traversie e lungaggini politiche e burocratiche – non ultimi gli avvicendamenti di Governo che azzerano di fatto ogni volta la struttura deputata a dare attuazione alle decisioni – non si è ancora smossa. In almeno un paio di occasioni, in questi anni, è stato annunciato che la demolizione fosse imminente, se non addirittura già iniziata, ma non era vero.
In autunno era arrivato anche l’appello del sindaco di Seren Del Grappa, Dario Scopel, preoccupato per lo stato di incuria e di degrado che rischiano di danneggiare gravemente e irrimediabilmente l’immagine di un sito di rilievo nazionale e internazionale, anche sul piano naturalistico, anche alla luce della candidatura del massiccio del Grappa a Riserva della biosfera Unesco. I lavori prevedono il restauro del Sacrario, la realizzazione degli spazi museali, la riqualificazione ambientale e il miglioramento dell’accessibilità all’area, per un costo complessivo di circa 6 milioni. —