BELLUNO. La pandemia da Covid non ha aiutato a risollevare le sorti dell’occhialeria bellunese dove, a parte qualche eccezione come Luxottica e Thélios, si contano perdite sia nelle esportazioni che nel fatturato. E per chi era già in crisi, come Safilo, la situazione si fa più difficile. A fare il punto sono i sindacati della Filctem Cgil, FemcaCisl e Uiltec Uil.
La maggior parte delle aziende bellunesi sta utilizzando la cassa integrazione per Covid in maniera più o meno pesante. La speranza, per il sindacato, è che il nuovo anno possa vedere la fine della pandemia, con la conseguente ripresa del mercato, anche se non potrà essere così repentina. Infatti, l’epidemia ragionevolmente non avrà un calo rapido, per cui si dovrà attendere l’arrivo del vaccino e i suoi effetti, per vedere un po’ di luce.
«Il terzo trimestre era cominciato bene», esordisce Denise Casanova della Filctem Cgil, «dopo la paura estiva sembravano arrivare dei risultati, poi però si è tutto bloccato. E in queste condizioni non c’è una visione chiara di quello che capiterà nel 2021. Attendiamo una minima ripresa del mercato, che già c’è stata ma non sufficiente per far rientrare tutti i lavoratori». Per Casanova «resta il problema che qualche azienda ha finito la cassa Covid e ad oggi ancora non è stato pubblicato il decreto per il rinnovo di questo ammortizzatore sociale. E allora si dovrà ripiegare sulla ordinaria».
Safilo
La preoccupazione maggiore resta per Safilo, dove incombono i 400 esuberi. «Ad oggi», sottolinea Rosario Martines a capo della Uiltec, «già 190 dipendenti sono usciti volontariamente con incentivi. Alcuni sono andati in pensione anticipata, altri sono stati presi in altre aziende come Thélios, altri hanno deciso di cambiare totalmente genere di impiego aprendo in alcuni casi anche delle attività commerciali. I lavoratori che restano stanno facendo la cassa, per alcuni settori in maniera pesante, per altri invece più leggera», prosegue Martines.
Ma il problema degli esuberi resta: sono 200 quelli da gestire. «Con l’inizio del nuovo anno si dovrà cominciare a parlarne con l’azienda», precisano Casanova e Martines, «bisognerà trovare il modo di far uscire queste persone attraverso nuovi incentivi e ammortizzatori. Mi auguro che col tempo, quando Thélios riprenderà l’attività a pieno ritmo, ci potranno essere trasferimenti di competenze da una impresa all’altra. Chi pensava che questi passaggi fossero così immediati e veloci ha visto che non è così».
Resta aperta ancora la discussione degli stati generali dell’occhialeria partita nel 2019 e poi andata avanti a rilento a causa del Covid. Proprio l’altro giorno c’è stato un incontro in Regione. «Ora ci si sta focalizzando sulla formazione e riqualificazione del personale per garantire un altro posto di lavoro in caso di perdita dell’impiego», dicono i sindacati di categorie.
Le altre aziende
Ma non è solo Safilo ad aver visto l’uscita di lavoratori. Anche alla De Rigo e alla Fedon oltre alla cassa integrazione si è ricorsi a qualche uscita volontaria con incentivo. «Alla Fedon abbiamo siglato degli accordi di risoluzione consensuale e collettiva dietro compenso, e così anche alla De Rigo. Complessivamente in modo volontario nel 2020 sono usciti oltre 400 dipendenti, compresi quelli di Safilo che sono i più cospicui», sottolinea Casanova, che annuncia che anche alla «Marcolin da gennaio si aprirà questa possibilità per chi lo vorrà».
Luxottica
L’unica che sta invece assumendo seppur a tempo determinato è Luxottica che ha visto l’entrata di alcune decine di lavoratori, «una soluzione dettata anche dalla necessità di far fronte agli assenteismi dovuti al virus del Covid o ad altre malattie o anche soltanto a chi sta a casa per guardare i figli costretti alla didattica a distanza», dicono gli esponenti di Uiltec e Filctem. «Il problema è che in queste condizioni diventa difficile programmare il lavoro e fare previsioni per il futuro. Sono troppe le variabili. Ma per quanto tempo le aziende potranno reggere a chiusure, ripartenze e ristori? Le piccole imprese iniziano ad avere un sovra indebitamento e a stento potranno riprendersi in breve tempo». —
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