I pendolari saranno ricevuti dall’assessora regionale valdostana Chiara Minelli. Sul caso della stazione cancellata di Borgofranco ci sono buone prospettive che almeno i treni che effettuano fermate tecniche possano fare salire e scendere i passeggeri, anche se saranno solamente tre al giorno
IVREA
Dopo le amare sorprese dei giorni scorsi, con treni spostati e stazioni soppresse, è arrivato il momento del confronto tra pendolari e Regione Valle d’Aosta sui nuovi orari invernali. «Mercoledì 23 dicembre, alle ore 17, saremo ricevuti dall’assessora valdostana ai Trasporti, Chiara Minelli – preannuncia Massimo Giugler, dell’associazione Pendolari stanchi Vda –. Sul caso della stazione cancellata di Borgofranco ci sono buone prospettive che almeno i treni che effettuano fermate tecniche possano fare salire e scendere i passeggeri, anche se saranno solamente tre al giorno, ma lavoriamo per ripristinare la situazione precedente».
Al vertice ci sarà anche il sindaco di Borgofranco, Fausto Francisca che, giovedì, assieme ai colleghi dei Comuni di Quincinetto, Strambino, Caluso, Montanaro, Ivrea, ha preso parte a una riunione online con il vice sindaco della Città metropolitana di Torino, Marco Marocco: «In accordo con l’assessore regionale ai trasporti, Marco Gabusi, si è deciso che sarà la Città metropolitana ad assumere la gestione della vicenda ferrovia - spiega Francisca -. I consigli comunali coinvolti approveranno a breve un documento in tal senso. Grazie alle associazioni di pendolari avremo modo di parlare del caso che coinvolge la nostra stazione con l’assessore valdostano. Una situazione come questa non è accettabile».
Anche il primo cittadino di Quincinetto, Angelo Canale Clapetto, denuncia il progressivo depauperamento della tratta tra Pont-Saint-Martin e Ivrea, a deprimento di un intero territorio: «Il nostro è un angolo di Canavese sempre un po’ abbandonato; purtroppo ci piangiamo sempre addosso perché mancano gli interlocutori che contano al tavolo di confronto - dice Canale Clapetto -. Dobbiamo confrontarci con Trenitalia e con la Regione Valle d’Aosta. Non c’è concertazione e in questa come in altre vicende manca la politica. Come Bim avevamo fatto accordi di programma tra Valle d’Aosta, Piemonte e Ferrovie per la chiusura dei passaggi a livello, si erano siglato accordi interregionali che parlavano anche di apertura di stazioni, come nel caso di Quincinetto, quando era cruciale la questione frana. Il tema della riapertura è di natura antica ma sul trasporto siamo abbandonati.I cittadini hanno diritto ai servizi».
Canale rilancia il ruolo chiave della ferrovia anche rispetto all’ipotesi del nuovo ospedale di Ivrea nell’area ex Montefibre: «Bisogna guardare in prospettiva - dice Canale - quel sito è perfetto per essere raggiunto dall’utenza ferroviaria dai paesi del territorio. Sanità e trasporti devono andare di pari passo, e lo stesso vale per i progetti turistici». —
Amelio Ambrosi