TRIESTE L’ultimo incontro congiunto è avvenuto nella sede (virtuale) del Propeller Club, davanti ai principali protagonisti della portualità triestina. La coppia d’oro composta da Zeno D’Agostino e Mario Sommariva si separa, dopo che il segretario generale dell’Autorità portuale ha sostenuto ieri la sua seconda audizione al Senato. Mancano il voto formale delle commissioni competenti e la nomina da parte del ministero dei Trasporti, che arriveranno tra Natale e Capodanno, e lui diventerà il nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale (La Spezia e Savona).
«Sono molto emozionato – ha esordito Sommariva all’evento di fine anno del sodalizio – e con il cuore un po’ straziato. La decisione di lasciare Trieste è stata combattuta, perché questa città mi ha accolto e cambiato. Nella vita ho più teso a sottovalutarmi, ma l’esperienza triestina mi ha reso un po’ presuntuoso e molto fiero di quanto insieme a Zeno e a tutti voi abbiamo fatto. Ho sempre fatto il mediano e vorrei provare a fare il centravanti». Il ricordo più carico è quello di «piazza Unità che a giugno ha visto un’intera città stringersi attorno a un presidente e a un porto. Quel messaggio dà grande speranza per il futuro. In quattro anni abbiamo messo tanta carne al fuoco e nei prossimi il porto sarà la leva di un cambiamento profondo della città e della conquista del futuro». Affettuoso il saluto del padrone di casa Fabrizio Zerbini, presidente di Tmt: «Legheremmo con una doppia catena Mario perché non vada via da Trieste».
«Io e Mario non avevamo mai lavorato assieme – ha detto D’Agostino – ma in questi anni si è creata una fratellanza tra noi e abbiamo visto crescere un’intera squadra. La comunità del porto si è unita per raggiungere grandi risultati e abbiamo messo la serietà al centro». Venendo ai progetti per il nuovo mandato, D’Agostino ha promesso «forte continuità e uno choc sulla qualità: dovremo pensare al rapporto tra porto e comunità, ragionare di elettrificazione per permettere alle navi di staccare i motori e non violentare la città con le proprie emissioni».
In un breve messaggio il ministro Stefano Patuanelli ha sottolineato «la grande felicità per la riconferma di Zeno e la sofferenza di vedere Mario andare via: sono orgoglioso per lui, ma con un po’ di egoismo per la mia città penso si tratti di una perdita enorme. Quanto è stato fatto in questi anni vede meriti enormi di Mario». La deputata Debora Serracchiani ha auspicato una «grande festa in presenza per celebrare la nomina di Mario e i nuovi incarichi cui sta per essere chiamato Zeno (la presidenza di Ram Spa, ndr): grazie a loro il Porto ha presentato progetti molto puntuali nell’ottica del Recovery Fund». Presente anche Francesco Russo, che ha ringraziato Sommariva «per averci aiutato a superare assieme a Zeno la cultura del no se pol».
La serata si è conclusa con l’assegnazione del “Propeller d’oro” ai medici e all’Ordine degli infermieri di Trieste: riconoscimento inconsueto per un’associazione legata al porto, ma voluto da Zerbini davanti allo sforzo dei sanitari in tempo di pandemia. —