foto da Quotidiani locali
FANANO La ricerca di infermieri è così forte negli ospedali per l’emergenza Covid che le case di riposo ne stanno rimanendo senza. Con tutte le preoccupazioni che ne derivano. L’allarme si leva da Fanano, dove il presidente della Fondazione San Giuseppe venerdì ha scritto una lettera a sindaco, ai presidenti di Unione, Provincia e Regione, nonché ai sindacati, denunciando una situazione ormai insostenibile.
«Per la quarta volta nel giro di sette mesi ci troviamo a fare i conti con le dimissioni di un infermiere per passaggio in servizio all’Ausl negli ospedali - spiega Gualtiero Lutti - in struttura abbiamo 4 infermieri per l’assistenza a 54 ospiti: è evidente l’impatto sulla gestione. In questi mesi siamo riusciti a sostituirli anche ricorrendo a un’ex dipendente pensionata che ha accettato di rientrare in servizio. Ma andare alla fine dell’anno rischiamo davvero la crisi».
Da venti giorni infatti la struttura si regge su due infermieri effettivi e la pensionata, dato che l’altro infermiere è in malattia. Ed è da poco arrivata comunicazione da uno dei due effettivi in partenza per l’Ausl al 1° gennaio. «Se non rientra l’infermiere in malattia, ci troveremo con un solo effettivo e una pensionata: un quadro insostenibile - rimarca Lutti - che ci costringerà a ridurre anche di 20-25 ospiti e mettere in cassa integrazione dalle 18 alle 22 persone. Vogliamo mantenere tutto l’alto standard assistenziale che finora ci ha permesso di restare immuni dal contagio in questa seconda ondata, e se non abbiamo gli infermieri dobbiamo per forza ridurre gli ospiti, con grandissimo dispiacere per il disagio arrecato alle famiglie».
Va ricordato peraltro che la San Giuseppe è la più storica tra le strutture per anziani dell’appennino, nata nel settembre 1918 per iniziativa di don Eugenio Battistini. «C’è una preoccupazione fortissima per la situazione - sottolinea il sindaco Stefano Muzzarelli - mi auguro che in collaborazione con l’Ausl si arrivi a una soluzione perché sarebbero pesantissime le conseguenze di una riduzione di ospiti e organico».
«Comprendo e condivido la preoccupazione della San Giuseppe - nota Carlo Serantoni, direttore del Distretto sanitario - la carenza di infermieri è un problema trasversale al mondo sanitario, ma che impatta di più sulle aree periferiche. In questa fase l’Ausl ha fornito alla struttura ore infermieristiche aggiuntive con proprio personale: rivaluteremo la situazione alla luce delle nuove criticità, integrando con altro supporto». —
D.M.
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