BELLUNO. Personale infermieristico e operatori socio sanitari costretti a ricorrere a misure estreme per poter sostenere il proprio turno di lavoro senza dover ricorrere all’uso dei servizi igienici.
«Siamo arrivati a situazioni quasi disumane, pur di garantire le cure ai pazienti Covid positivi e per evitare problemi anche ai colleghi», spiega il segretario della Fp Cgil, Gianluigi Della Giacoma, che denuncia questa circostanza anche nell’ospedale di Belluno. «Ci sono infermieri e operatori che indossano addirittura i pannoloni pur di non abbandonare il reparto per andare al bagno», spiega ancora Della Giacoma. «Svestirsi e poi rivestirsi, visto l’equipaggiamento anti Covid che indossano per evitare di contagiarsi e contagiare gli altri, richiederebbe troppo tempo e non possono permetterselo, dovendo gestire un numero elevato di pazienti».
Il sindacalista denuncia questa situazione soprattutto nel turno notturno. «Soprattutto di notte, quando due dipendenti devono gestire un reparto per nove ore, bisogna escogitare dei modi per evitare di andare al bagno. Per questo motivo mi arrabbio quando leggo la delibera del governatore Zaia, che invita gli infermieri a dare una mano alle case di riposo alla fine del loro turno . Ma come si può pensare che persone che lavorano in queste condizioni proibitive possano avere voglia ed energie per lavorare ancora?», si chiede molto critico il segretario della Fp Cgil, che poi lancia la sfida: «Immagino che i dipendenti sarebbero più propensi a regalare un’ora di lavoro alla Regione, che magari la potrebbe usare per la Pedemontana». —