/ SELVAZZANO
Tre colpi in poco più di 24 ore. Due falliti per l’entrata in funzione dell’impianto d’allarme e per la tempestività dell’intervento delle forze dell’ordine, uno in via Raffaello, a Selvazzano Capoluogo, andato a segno intorno alle 18.30 l’altro pomeriggio.
Dopo un periodo di relativa tregua durato una ventina di giorni, torna l’incubo dei furti nelle abitazioni. Nel pomeriggio di mercoledì i ladri sono entrati nel supermercato NaturaSì in via Padova a Tencarola, messi però in fuga da un residente che si è messo ad urlare e dalla sirena dell’impianto d’allarme.
Poche ore dopo, verso le 18, i carabinieri della locale stazione hanno scoperto tre giovani che stavano rubando una Fiat 500. Due hanno fatto in tempo a scappare mentre il terzo, un libico di 18 anni, è stato arrestato dopo una colluttazione con i militari, perché non voleva fornire le generalità, che alla fine hanno dovuto immobilizzarlo. L’ultimo episodio è avvenuto alle 18.30 di giovedì nella casa di Patrizia Saibene, in via Raffaello. I ladri sono entrati dalla finestra del piano terra in una zona della casa adibita a deposito. Dopo aver rovistato dappertutto, hanno tentato di salire al piano superiore dove c’è l’alloggio della famiglia ma è entrato in funzione l’impianto d’allarme e sono stati costretti alla fuga. «Dobbiamo ancora accertare l’entità del danno, quando siamo rientrati abbiamo trovato parte della casa sottosopra. Probabilmente i malviventi hanno spiato i nostri movimenti», afferma sconsolata Patrizia Saibene.
Stando alle recenti dichiarazioni del sindaco Giovanna Rossi e dell’assessore alla Sicurezza, Giacomo Rodighiero, i furti in abitazione quest’anno sarebbero diminuiti almeno del 30% e di oltre il 50% quelli sulle auto in sosta. A sollecitare la giunta a rendere noto i dati, sopratutto quelli relativi all’attività del Controllo di Vicinato, era stato il consigliere comunale Bruno Saponaro, da poco uscito dalla maggioranza. «Mi fa piacere se i furti nelle case sono in diminuzione rispetto al 2019», afferma Saponaro. «Basta parlare con la gente per rendersi conto che la percezione dei cittadini è molto diversa”. ––
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