UDINE. «Il tempo corre, la vita sfugge tra le mani. Ma può sfuggire come sabbia oppure come seme». E quella di Elisa Cossio, mamma di quarant’anni morta domenica scorsa dopo una lunga malattia, è stata un’esistenza fertile: l’estrema dimostrazione tra i banchi del duomo, dove i tanti che l’hanno conosciuta e amata si sono accomodati per salutarla un’ultima volta. Di fronte al bivio evocato dalla frase citata durante l’omelia da don Luciano Nobile, un aforisma dello scrittore Thomas Merton, ci sono pochi dubbi: «Elisa aveva un bel carattere, un sorriso contagioso, era capace di accogliere il prossimo – ha ricordato il parroco della cattedrale –. Uno scrigno ricco di buone qualità, una persona che ha lasciato il suo esempio, perché chi resta possa imitarla».
Parenti, amici, i colleghi della filiale Intesa Sanpaolo Private Banking di via Carducci. Centinaia sono state le persone che hanno voluto accomiatarsi dalla quarantenne originaria di Campoformido partecipando alle esequie, concelebrate da don Giovanni Straulino, il parroco di Cassacco che nel 2014 aveva sposato Elisa e Luca Cussigh.
Che, dopo aver assistito composto alla cerimonia accanto alla figlioletta, ha vinto l’emozione e ha ricordato l’amata compagna di una vita, conosciuta nel 2002 e sposata dodici anni dopo.
La scomparsa della giovane impiegata bancaria ha colpito vivamente la comunità parrocchiale della cattedrale e non solo, suscitando emozione in tutto il Friuli. Anche per quella tenacia quasi commovente, dimostrata appena un mese prima di morire. Il 28 ottobre Elisa aveva tagliato un traguardo a cui teneva moltissimo, quello della laurea in Economia e commercio. «È stato soprattutto un segno, uno sprone nei confronti di nostra figlia», aveva raccontato il marito, ricordando come Elisa avesse interrotto gli studi nel 2007, a un solo esame dalla laurea: poi il lavoro, il matrimonio e la nascita della piccola avevano fatto scivolare in secondo piano l’università.
Originaria di Campoformido (dove ancora vivono i genitori Gianfranco Cossio e Nives Bertoluzzi e la sorella Elena), Elisa si era diplomata al liceo scientifico prima di iscriversi all’università. Aveva subito iniziato a lavorare, selezionata da Intesa San Paolo tra le giovani leve da inserire nei propri quadri: ha lavorato nelle filiali di Gorizia, Tolmezzo, Lignano prima di approdare a Udine, dove si era trasferita quindici anni fa con il marito Luca. —
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